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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Sacca / Via Alessandro La Marmora

Cambio gestione Cie Modena: il Garante dei Detenuti scrive al Prefetto

Il taglio drastico di risorse destinate al Cie desta preoccupazione: a rischio non solo il personale ma anche la sicurezza e i diritti dei detenuti. Questo il pensiero del Garante regionale Desi Bruno

Dopo aver personalmente visionato il Cie di Modena in via Alessandro La Marmora, e alla luce delle recenti notizie legate al nuovo appalto per la gestione del centro, Desi Bruno, garante delle persone con restrizioni alla libertà personale, esprime seria preoccupazione. E lo fa inviando una missiva al Prefetto di Modena Benedetto Basile.

APPALTO - La base d’asta dell’appalto, che, ricordiamo, si è assestata su una cifra di 30€ per ospite, meno della metà dei fondi disponibili durante la gestione della Misericordia, non può non determinare un concreto peggioramento delle condizioni di vita di detenuti e personale. Infatti, è la garante stessa a evidenziare come una cifra così contenuta non possa far altro che “far saltare qualcuno dei servizi indispensabili come quelli medico infermieristici, di assistenza psicologica e mediazione culturale attualmente assicurati, con un peggioramento della qualità della vita per i trattenuti. Nella considerazione che si tratta di persone che vivono in uno stato di reclusione la cui dignità va tutelata, abbiamo invece chiesto un incremento dei servizi con l’entrata del volontariato per attività ricreative, culturali e di sostegno oltre ad uno sportello per le informazioni legali per le persone trattenute”.

VIMINALE - Per questa ragione Desi Bruno ha scritto una lettera anche al Ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, in cui vengono evidenziate le grosse problematiche che affliggono il Cie, come la grande percentuale di ospiti provenienti dal carcere, la presenza di tossicodipendenti o di immigrati senza documenti che continuano a entrare ed uscire e non vengono riaccolti dal proprio paese di origine, creando così una spirale perversa. E alla luce del subentro della nuova cooperativa, la situazione sembra destinata a peggiorare ulteriormente, sotto un duplice punto di vista: meno servizi per i trattenuti e posti di lavoro seriamente a rischio.

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