Rubano una tessera carburante, tutte le auto del campo nomadi fanno rifornimento

Sedici rifornimenti in appena tre giorni, serbatoi riempiti e qualche tanica di scorta. Spesa complessiva mille euro. E' il “bottino” della comunità sinti che risiede nel campo nomadi di Strada Fossa Monda Nord, alle porte di Modena, raggranellato tra il 28 e il 31 gennaio scorsi a seguito del furto di una carta ricaricabile per acquisto carburante. Tutto è infatti nato dal furto subito da una donna residente a Spilamberto, che aveva lasciato l'auto parcheggiata in città per poi ritrovarla con il finestrino spaccato e gli effetti personali spariti.

Nella refurtiva c'era anche la carta aziendale per il rifornimento di benzina, che è stata bloccata con qualche giorno di ritardo rispetto al furto, consentendo così ai suoi nuovi possessori di utilizzarla liberamente. Il fatto era stato denunciato ai Carabinieri, che hanno impiegato diverso tempo a ricostruire quanto accaduto a fine gennaio, ma sono riusciti a tracciare tutti i pagamenti e ad incastrare ben sette persone.

L'attento esame delle telecamere di videosorveglianza ha permesso di “fotografare” tutti i rifornimenti, effettuati a partire dalla mattina del 28 gennaio. Ad una stazione di servizio di via Emilia Est si sono infatti alternate diverse auto, a distanza di mezzora l'una dall'altra e poi più alla spicciolata. In totale sono stati 13 i veicoli riforniti, mentre in tre casi sono state riempite taniche, come detto per un ammontare complessivo di circa 1.000 euro di benzina.

L'Arma ha notificato nei giorni scorsi le denunce a sette inquilini dell'area nomadi – già al centro di polemiche per un ampliamento e per nuove case mobili – che dovranno quindi rispondere dei reati di ricettazione e utilizzo fraudolento di carte di pagamento.