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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Strada Sant'Anna / Strada Sant'Anna

Carcere di Sant'Anna, detenuto tenta di aggredire un ispettore

Un condannato particolarmente rissoso si era già reso protagonista di episodi di violenza a Piacenza, dal quale era stato trasferito. Il sindacato Sappe denuncia: “Mancano sistemi di videosorveglianza adeguati”

Animi in escandescenza nel carcere di Modena. Nei giorni scorsi un detenuto ha tentato di aggredire fisicamente un ispettore della Polizia Penitenziaria, senza tuttavia provocare alcuna lesione e ripiegando su insulti e sputi al suo indirizzo. Un fatto non nuovo per il malvivente in questione: si tratta infatti di un detenuto di origini magrebine, proveniente da Piacenza ma spostato nella struttura di Sant'Anna.

L'uomo aveva già minacciato in passato sia un sovrintendente che il comandante, come fanno sapere dal sindacato Sappe. E lo stesso sindacato della Polizia Penitenziaria punta ancora una volta il dito contro l'inadeguatezza della struttura e le carenze di organico, che possono contribuire a generare episodi critici.

Il detenuto si trovava infatti in un regime di carcere cosiddetto “aperto”, che viene concesso come uno sgravio rispetto alle normali condizioni di prigionia. Ma secondo Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, e Francesco Campobasso, segretario regionale, il reparto del carcere di Sant'Anna non possiede sistemi di video sorveglianza tecnologicamente adeguati.

Per questo il Sappe denuncia una situazione di rischio sia per l'incolumità del personale sia per quella dei detenuti. “Si tratta dell'ennesima dimostrazione - commenta il sindacato – del fallimento dell'attuale gestione delle carceri, fatta di totale lassismo e disinteresse per i problemi della sicurezza. Nel carcere di Modena ci sono 430 detenuti

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