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Polizia di Stato, il 165° compleanno nel segno della "sicurezza partecipata"

Le nuove esigenze e i nuovi approcci alla sicurezza urbana al centro dell'intervento del Questore, stamane al Baluardo. Durante la cerimonia consegnati gli attestati di merito agli agenti e ad un cittadino che ha collaborato all'arresto di un rapinatore

Come ogni 10 aprile, dall'anno scorso e per gli anni a venire, la Polizia di Stato ha celebrato il proprio compleanno, il 165° dalla sua fondazione. Al motto di "Esserci sempre", anche la Questura di Modena ha messo in piedi un appuntamento celebrativo, che ha preso il via a metà mattina presso il Baluardo della Cittadella. Nel parterre erano presenti le più alte autorità cittadine, dal Prefetto al Sindaco e al Procuratore, ma anche i parlamentari modenesi, gli esponenti delle associazioni di categoria ed i rappresentanti degli altri corpi.

A fare gli onori di casa il Questore Paolo Fassari, che ha tenuto un lungo intervento nel quale non solo ha esposto i dati statistici sull'attività a presidio della sicurezza urbana, ma ha anche effettuato un'attenta riflessione sul tema.

Il pensiero del Questore si può così sintetizzare: "Statistiche, che non amo, rilevano la crescita del numero delle persone arrestate non ha determinato un calo dei reati predatori. L’equazione “più reati, più polizia” è superata. Istituzioni e cittadini devono necessariamente affrontare in modo credibile ed efficace le sopravvenute realtà, nella consapevolezza che l’illegalità deve essere fronteggiata con un impegno corale e condiviso".

"Se fino a ieri abbiamo creduto che intensificare il controllo del territorio implementando la presenza sulla strada costituiva il solo sistema per ridurre i reati predatori e militarizzando per un breve arco di tempo un quartiere avremmo accresciuto la percezione di sicurezza dei suoi abitanti, oggi dobbiamo cambiare idea perché la nostra mission non è creare parentesi di presidio – ha aggiunto Fassari – Perché è troppo semplice invocare aiuti economici, potenziamenti organici, implementazioni tecnologiche, ma tutto ciò non sarà pienamente efficace se non è accompagnato da un cambiamento culturale in direzione di una sicurezza sussidiaria e partecipata. Il ruolo svolto dai cittadini nei controlli di vicinato – che spontaneamente si propagano a vista d’occhio - è l’espressione più alta dell’orgoglio di una comunità, abituata a reagire alle avversità, che oggi si appropria del territorio senza “scaricare” responsabilità, fornendo un apporto decisivo all’identificazione di decine di ladri, rapinatori e scippatori". 

Festa della Polizia di Stato - Modena 10/04/2017

Sicurezza "partecipata", dunque, è la ricetta invocata dalla Questura e certamente sposata anche dalle altre forze dell'ordine e dalle istituzioni, un po' per convinzione, un po per inevitabile necessità.

Nel corso della mattinata sono poi stati consegnati  gli attestati di riconoscimento, al personale della Questura di Modena e delle varie articolazioni della Polizia di Stato che si è particolarmente distinti in operazioni di polizia giudiziaria. Durante la cerimonia è stato concesso un premio anche ad un cittadino che, grazie al forte senso civico, ha collaborato a far arrestare un soggetto responsabile di rapina (GUARDA IL VIDEO).

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