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Cronaca Piazza Dante Alighieri

Modena saluta la ferrovia storica, la cerimonia viaggia con 35 minuti di ritardo

Calca lungo il binario 1 della stazione di Modena, che ha accolto con tanto di banda musicale l'ultimo convoglio transitato sui vecchi binari che tagliavano la città verso Rubiera. Oggi apre il nuovo tunnel verso Cittanova

Ieri sera alla stazione c'erano tutti, dal commissario al sagrestano, con il naso rosso ed il vin brulè in mano. In un clima desueto, ben sottolineato dalle arie nazional-popolari orchestrate dalla banda cittadina, Modena ha salutato la storica linea ferroviaria che attraversava i quartieri a ovest, per inaugurare la nuova tratta, che taglierà verso Cittanova grazie ad una galleria di quasi 2 km. E come nella migliore tradizione del trasporto ferroviario nostrano, a scanso di equivoci, la cerimonia ha “viaggiato” con un ritardo di 35 minuti, ci scusiamo per il disagio.

La dismissione della ferrovia è coincisa con il passaggio del regionale veloce 2067 Voghera-Piacenza-Bologna delle 21.59 – poi divenute le 22.38 – sul quale hanno viaggiato i rappresentanti delle Amministrazioni comunali di Modena e Rubiera. Il sindaco Muzzarelli è stato accompagnato in questo ultimo simbolico viaggio da primo cittadino rubierese Emanuele Cavallaro, nonché dagli assessori della propria giunta e dal parroco della Madonnina, don Borsari. Presenti anche Giorgio Barbolini e Giorgio Pighi, testimoni delle passate amministrazioni che avvallarono e avviarono il progetto.

Il convoglio, arrivato in stazione, è stato accolto dalla musica e dagli applausi dei presenti, nonché dallo stupore dei viaggiatori capitati in mezzo ad una baraonda forse poco comprensibile. Per gli stessi occupanti del treno, forse insonnoliti e spazientiti, il caos della sosta a Modena è stato sicuramente una sorpresa inspiegabile. Così come poco significativo per i viaggiatori in genere sarà il cambio di percorso che sarà adottato dalle ore 16 di oggi, dopo le prove tecniche e lo “switch” operato da Rfi. 

Già, perchè la vera novità non è il nuovo tracciato ferroviario, quanto piuttosto la dismissione del vecchio, che riconsegna alla città quartieri che per decenni hanno subito una frattura nel tessuto urbano.

“La dismissione della ferrovia rappresenta una grande occasione per Modena – ha affermato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli – in quanto si va a liberare un grande canale di comunicazione tra il centro storico, la zona Madonnina e Cittanova, che verrà ripensato come spazio pubblico, accessibile ai modenesi nel tempo libero e per la mobilità dolce e pubblica. Sarà inoltre garantito il passaggio est-ovest dei veicoli – ha proseguito – ma questi punti di ‘ricucitura’ interferiranno il meno possibile con il percorso protetto prioritariamente dedicato a pedoni, ciclisti e mezzi pubblici”.

Cerimonia per la soppressione della ferrovia storica - Modena 29/11/2014

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