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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Sassuolo / Viale Fratelli Cairoli, 19

Archiviato il pericolo formaldeide, pronto il rientro nell'ex Villa Fiorita

L'Ausl ha ottenuto il via libera dal Dipartimento di Sanità Pubblica, che ha espresso un parere tecnico favorevole al rientro del personale nei locali dell'edificio di Sassuolo dove si era registrata una concentrazione preoccupante di formaldeide 

Dopo il temporaneo trasferimento avvenuto nel corso del 2015 dei servizi sanitari aperti al pubblico presenti al primo piano della sede del Distretto di Sassuolo in via Cairoli (l'ex Villa Fiorita), l'Ausl si prepara a organizzare il rientro del personale e delle attività che erano stati spostate in via precuzionale. Lo ha annunciato la stessa Azienda sanitaria.

Come noto, i locali erano ammalorati dalla presenza di aldeide formica, che seppur in concentrazioni non elevatissime, ha fatto riscontrare malessere diffuso tra i dipendenti che frequentavano la struttura. A questi si sono aggiunti alcuni gravi casi oncologici, sui quali però non vi è ancora un legame accertato con l'agente inquinante, né tantomeno vi sono fascicoli giudiziari aperti.

Le analisi svolte, con i campionamenti a carico della Fondazione Maugeri, avevano rilevato la presenza della sostanza tossica, ma in quantità del 25% al di sotto della soglia di rischio. Ciò nonostante, i reparti erano stati trasferiti in altri centri del distretto e la struttura sottoposta a interventi di ventilazione forzata. Dopo alcuni mesi di monitoraggio, l'Ausl ha completato tutte le fasi necessarie per la valutazione sulla fruibilità dello stabile per lo svolgimento delle attività sanitarie, acquisendo il parere del Dipartimento di Sanità Pubblica.

Le concentrazioni di formaldeide rilevate nei molteplici campionamenti eseguiti nel mese di novembre risultano ampiamente inferiori al livello di esposizione al di sotto del quale non si registrano effetti avversi per la salute. La formaldeide non è sparita – la respondabilità è dei materiali utilizzati per i rivestimenti delle pareti e dei pavimenti  - ma il parere tecnico espresso Dipartimento di Sanità Pubblica, che si è avvalso anche del contributo dell'ARPA per le determinazioni analitiche, ha documentato la conformità dell'edificio alle norme generali in materia di sicurezza e salute.

Lo stabile sarà quindi oggetto di un piano di progressiva rioccupazione che consentirà il rientro della quasi totalità dei servizi che erano stati temporaneamente collocati in altre sedi e di un diverso utilizzo degli spazi presenti nel piano seminterrato. Proprio in quel piano incriminato, infatti, permangono alcune criticità non legate alla formaldeide, ma che potrebbero pregiudicare la salute dei lavoratori e necessitano quindi di un intervento di risanamento.

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