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Cronaca

Vigili del Fuoco, comandi scoperti per soccorrere Modena

La Cgil denuncia una gestione inappropriata dei Vigili del Fuoco durante l'alluvione nel modenese, sottolineando come i posti lasciati vuoti dei diversi comandi italiani per soccorrere la Bassa non siano stati colmati

Come era accaduto per il terremoto di due anni fa, anche il dramma dell'alluvione della Bassa ha contribuito a mettere in evidenza luci e ombre del corpo dei Vigili del Fuoco: le luci di una competenza straordinaria degli operatori e le ombre di un assetto organizzativo e finanziario colmo di lacune. Già la scorsa settimana i rappresentanti della Cgil in seno al Corpo avevano sottolineato l'inadeguatezza dei mezzi in dotazione e oggi interviene nuovamente per sottolineare il problema delle mancante turnazioni.

In una lettera lettera indirizzata al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Alberto di Pace, il coordinatore nazionale del sindacato Cgil funzione pubblica, Mario Mozzetta, attacca la normativa vigente: “É particolarmente grave la disposizione che consente il richiamo in servizio di una parte del personale precisamente il 60% - scrive Mozzetta – Questo ha provocato la chiusura forzata di alcuni distaccamenti per l'impossibilità di utilizzare tutti i mezzi di soccorso disponibili”. 

Si tratta di un problema serio, imperniato sulla mancata attivazione del personale “di riserva” che non va così ad integrare i posti lasciati scoperti a presidio dei vari Comandi territoriali. In sostanza, a fronte di 10 uomini che partono per una missione, oggi accade che ne vengono reintegrati solo 6, lasciando così meno coperto il servizio locale. Alla base di tutto questo vi sono precise scelte legate ad aspetti contrattuali, come spiega ancora la Cgil: “Nonostante le svariate richieste non è ancora stato possibile regolamentare le microemergenze e adeguarle alle specifiche norme contrattuali previste per la gestione delle grandi calamità”.

Anche Vincenzo Santoro, della segreteria provinciale dells Fp-Cgil Vigili del fuoco, si accoda alle considerazioni del collega Mozzetta, ponendosi una domanda provocatoria: “Qual e' il motivo di questa scelta? Una valutazione obiettiva sulle necessità di soccorso o un mero risparmio che tocca anche i servizi di soccorso?”. I tempi che corrono fanno pendere l'ago della bilancia decisamente verso la seconda opzione.

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