rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Tamponamento mortale in A14, chiesto il processo per l'automobilista modenese

Nell'incidente perse la vita Alessia Grimaldi, 23enne di Castel Maggiore, rimasta in panne con la sua Fiat 500: per il 73enne modenese udienza preliminare a Bologna a fine febbraio

A conclusione delle indagini preliminari del procedimento penale sul tragico incidente costato la vita all’appena 23enne Alessia Grimaldi il 27 agosto scorso lungo l’A14, tra i caselli di San Lazzaro e Castel San Pietro, il Pubblico Ministero della Procura di Bologna, dott. Giampiero Nascimbeni, ha chiesto il rinvio a giudizio per l’automobilista che ha tamponato con violenza l’utilitaria della ragazza, rimasta in panne: si tratta di F. R., 73 anni, di Modena.

Il modenese  dovrà rispondere del reato di omicidio stradale con l’aggravante di aver cagionato anche ferite gravi a un’altra persona, la moglie, di 64 anni, che trasportava nel suo veicolo. Riscontrando la richiesta, il Gup del tribunale felsineo, dott. Letizio Magliaro, ha dunque fissato per il 24 febbraio 2023, alle 12.30, negli uffici giudiziari di via D’Azeglio, l’udienza preliminare di un processo dal quale i genitori di Alessia, che hanno perduto la loro unica figlia, assistiti da Studio3A, si aspettano risposte.

Il settantatreenne è stato iscritto da subito nel registro degli indagati anche sulla scorta del rapporto degli agenti della Polizia Stradale di Bologna, intervenuti per i rilievi, i quali, oltre ad averlo deferito all’autorità giudiziaria, lo hanno anche sanzionato in via amministrativa per la violazione dell’art. 141 comma 2 del Codice della Strada. E ora, a conclusione dell’inchiesta, il Sostituto procuratore ne ha chiesto anche il processo imputandogli di aver causato la morte della giovane per “colpa consistita in negligenza, imprudenza e imperizia (ometteva di prestare attenzione alla circolazione e alla strada) e violazione dell’art. 141 comma 2 del Codice della Strada, omettendo di mantenere le distanze di sicurezza dal veicolo che lo precedeva in modo tale da essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizioni di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del proprio campo di visibilità dinanzi ad un ostacolo prevedibile” per citare l’atto del magistrato, che conclude.

L'incidente 

Alle 19 di quel giorno di agosto, la giovane automobilista, mentre procedeva sulla carreggiata Sud dell’autostrada A14 (Bologna-Bari-Taranto), nel territorio comunale di Castel San Pietro Terme è rimasta bloccata nella terza corsia di marcia a causa di un guasto nella sua Fiat 500. La ragazza, non riuscendo a spostarsi, ha cercato di mettersi in salvo, ma purtroppo non ha fatto a tempo: da dietro è sopraggiunta la Kia Sportage condotta da F. R., il quale non ha visto l’ostacolo in tempo e ha tamponato in pieno con violenza l’utilitaria, non lasciando scampo alla sua conducente, deceduta praticamente sul colpo per i gravissimi politraumi riportati.

La mamma e il papà di Alessia, che ha lasciato anche il fidanzato Michele, attraverso la consulente legale dott.ssa Sara Donati, si sono rivolti a Studio3A-Valore S.p.A., che ha già chiuso l’iter risarcitorio per i suoi assistiti, con la collaborazione dell’avv. Dario Eugeni del Foro di Bologna, ma adesso si aspettano un po’ di giustizia anche sul fronte penale.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tamponamento mortale in A14, chiesto il processo per l'automobilista modenese

ModenaToday è in caricamento