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Cronaca San Cesario sul Panaro

Falde acquifere a rischio, chiesto il sequestro delle cave “colorate”

A San Cesario attivato il Corpo Forestale ed Arpa Modena. LA consigliera Piccinini ha chiesto il sequestro dell’area e carotaggi nella cava sopra ai Pozzi Hera, per escludere ogni possibile inquinamento dei terreni

Emergenza ambientale per lo stato dei terreni vicini ai pozzi che riforniscono l'acqua a Modena. "Solo il sequestro dell'area ed una serie continua di carotaggi potranno togliere il dubbio che nell'ex cava Seghizza siano interrate sostanze inquinanti", avanza la consigliera comunale di San Cesario Sabina Piccinini, firmataria di un esposto in Procura a tema insieme col collega consigliere Francesco Sola. 

Piccinini ha sollecitato la Forestale e i tecnici di Arpa nel corso di un sopralluogo ieri all'ex cava. "Una cava che, secondo il parere dell'Agenzia d'ambito per i servizi pubblici di Modena, non sarebbe neppure stato opportuno aprire a causa della connessione con le falde sottostanti che alimentano gli acquedotti del nostro Comune, di Modena, Castelnuovo e Castelvetro", attacca in una nota la consigliera della lista civica 'Nuovo San Cesario'.

Intervenuti sul luogo, spiega Piccinini, i tecnici di Arpa hanno constatato le diverse colorazioni della terra con cui la cava è stata riempita, impegnandosi ad intervenire per ogni necessaria attività di monitoraggio. Allo stesso modo anche il Corpo Forestale "ha garantito il proprio interessamento". Conclude contestualizzando la consigliera: "Le condizioni del terreno, dopo l'apertura di una cava, non sono piu' quelle di prima e da queste parti sono in tanti a temere che il territorio degradato delle cave possa divenire 'terra di nessuno', l'ideale per l'abbandono di rifiuti".

(DIRE)

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