Lavoratrice irregolare, chiuso un centro massaggi cinese
I Carabinieri hanno ispezionato e sospeso un centro massaggi gestitto da una donna cinese. Una delle due giovani lavoratrici era assunta irregolarmente, provocando così una multa e la chiusura temporanea
I Carabininieri della Compagnia di Carpi hanno ripreso i controlli nei centri massaggi gestiti da cittadini orientali, un fenomeno molto criticato e palesemente ai confini con la legalità, che tuttavia continua a svilupparsi su tutto il territorio. A Carpi, così come nel capoluogo e in altri centri maggiori, questo tipo di servizio prolifera, con l'apertura di centri sempre nuovi. Nei giorni scorsi, però, uno di questi è finito nel mirino dei militari ed è stato chiuso dopo la perquisizione.
Il negozio, denominato “Tuina”, è gestito da una donna cinese di 59 anni, alle cui dipendenze si trovavano due giovani connazionali. Una di queste è risultata però assunta in nero, facendo così scattare non solo la sanzione amministrativa, ma anche la chiusura del locale. La titolare dovrà quindi pagare una multa di 5.600 euro e risanare la posizione lavorativa della dipendente prima di poter riaprire i battenti.
Va sottolineato, tuttavia, che l'Arma non ha contestato altro tipo di attività illecita nel centro massaggi, non rinvenendo quindi attività assimilabile alla prostituzione, come spesso è invece accaduto in passato anche nella nostra provincia.