Estratti ed infiorescenze non a norma, chiuso un altro negozio di cannabis light
Il Questore ha sospeso la licenza di un negoziante modenese per 20 giorni, dopo che le analisi chimiche avevano rilevato nei prodotti a base di canapa una quantità eccessiva di thc, proprio come avvenuto in altri esercizi cittadini
Nella giornata odierna le forze dell'ordine hanno notificato un provvedimento di sospensione della licenza per un periodo di 20 giorni al titolare di un esercizio commerciale di Modena dedicato alla vendita di prodotti derivati dalla canapa. Si tratta di una decisione adottata dal Questore ai sensi dell’articolo 100 TULPS, per ragioni di pubblica sicrezza. A differenza di altri locali chiusi in città - fatto abbastanza frequente negli ultimi anni - in questo caso non è stato reso noto il nome del negozio.
La decisione affonda le radici indietro nel tempo, quando venne avviato in città un monitoraggio particolare degli esercizi pubblici che commercializzano prodotti a base di cannabis: come in altri esercizi anche qui erano state sequestrate alcune confezioni di estratti di canapa e di infiorescenze essiccate al fine di accertare attraverso analisi specifiche la percentuale di principio attivo, il cosiddetto “delta 9 THC”.
Le perizie chimico-tossicologiche effettuate sui campioni della sostanza che hanno accertato che tre campioni presentavano un principio attivo stupefacente superiore al limite consentito dalla legge, facendo così scattare il provvedimento di chiusura. La vicenda è da considerarsi precedente e slegata rispetto alla recente sentenza della Cassazione che ha definito "illegale" anche la cannabis light e aperto nuovi scenari per l'intero settore, che continua a vivere in una complessa situazione normativa.