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Cronaca Sacca / Viale Alessandro Lamarmora

"I Cie? Strutture inutili e dannose, vanno chiusi"

La Garante Regionale dei detenuti, Desi Bruno: "I Cie sono solo macchine che producono insicurezza, tensioni, inumane condizioni di vita per le persone che vi sono ristrette"

Lavoratori senza stipendio da mesi, troppe forze dell'ordine impiegate e quindi tolte alla sicurezza della città e adesso inconsistenza delle attività. Stiamo parlando del CIE di Modena per il quale, causa tutti questi motivi, anche la  Garante regionale per le persone private della libertà personale, Desi Bruno chiede la chiusura. Dopo la richiesta da parte dei sindacati della Polizia, è arrivata quella del Garante: “Cie inutili e dannosi, è tempo di chiuderli”. Nelle condizioni in cui si trova, è una struttura dunque che serve a poco o nulla: “Magazzini vuoti mentre si cammina in ciabatte nella neve, coperte lasciate per mesi senza ricambio, assenza di biancheria intima, finestre rattoppate con cartone, cibo scadente, servizi igienici rotti, casi di scabbia, tossicodipendenti, persone affette da Hiv. Impossibile stupirsi quando, per protestare contro il trattenimento, un uomo e una donna si sono cuciti le labbra con fili tirati via da maglie e pezzetti di ferro acuminati”. E ancora, mancanza di attività di volontariato tra i trattenuti. Non ci sono momenti di sport, occasioni di lavoro, attività culturali. La Garante sottolinea anche l'inutilità del Cie visto anche il calo progressivo delle presenze e i limiti imposti di permanenza a 18 mesi: “Inutili per le identificazioni e inefficaci per le espulsioni, i Cie sono solo macchine che producono insicurezza, tensioni, inumane condizioni di vita per le persone che vi sono ristrette, tagli traumatici dei legami familiari”.

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