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Cronaca Via Nicolò dell'Abate, 15

Continue risse e violenze, chiuso il market etnico accanto alla stazione

Un mese di chiusura imposta dal Quetore all'emporio di via Nicolò dell'Abate, sul retro del portico di viale Crispi. Due giorni fa l'ultima maxi rissa fra una trentina di africani. Da mesi erano frequenti i controlli di Polizia e Municipale

E’ stato notificato questa mattina, intorno a mezzogiorno, il provvedimento del Questore a carico del negozio etnico Asafo Market, di via dell'Abate 15, un emporio gestito da una cittadina ghanese e frequentato da un ampio numero di stranieri, quasi esclusivamente originari dei paesi centrafricani. Il locale resterà quindi chiuso per 30 giorni, come prevede la normativa sulla pubblica sicurezza.

Il provvedimento è il frutto di un’intensa attività di verifica e controllo effettuata dalla Polizia di Stato e della Polizia Municipale, durata diversi mesi, con un’intensificazione delle attività a partire dal mese di luglio. L'esercizio commerciale è finito nel mirino delle forze dell'ordine per via dei numerosi episodi di illegalità avvenuti proprio davanti alla sua porta ed anche all'interno dei locali.

In più occasioni, infatti, quel vicolo accanto ai portici di viale Crispi è stato teatro di scontri violenti fra cittadini stranieri, molti dei quali pregiudicati, che sono soliti passare le giornate in quell'area. L'ultimo episodio risale allo scorso 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, quando una trentina di persone hanno dato vita ad una rissa a colpi di bastoni, con due feriti e l'intervento della Volante necessario a sedare i contendenti. 

Alla base del provvedimento del Wuestore vi è quindi l’obiettiva esigenza di salvaguardia dell’ordine e della sicurezza pubblica e l’abitualità di presenze all’interno dell’esercizio o nei suoi pressi. Lo stesso Fassari ha dichiarato: "Abbiamo massima attenzione su quanto accade sul territorio, è il terzo provvedimento ex art. 100 Tulps adottato sulla base di verifiche della Polizia di Stato, in alcuni casi anche di supporto a comunicazioni che ci pervengono da altri enti ma che, fondamentalmente, sono il frutto dell’attività di controllo del territorio delle Volanti o di approfondimenti amministrativi in occasione di fatti reato che si consumano sul territorio provinciale”.

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