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Cronaca Crocetta / Viale A. Gramsci, 231

Violenta aggressione in viale Gramsci, il Questore chiude per un mese il market etnico

Ennesimo stop per il locale, da anni al centro delle cronache, delle lamentele dei residenti e dei controlli da parte delle forze dell'ordine. E' la terza chiusura

Nel primo pomeriggio di oggi i poliziotti della Squadra Amministrativa della Questura di Modena ha notificato un provvedimento del Questore al titolare della licenza del market di viale Gramsci 231 che nel pomeriggio di Pasqua è stato teatro di una violenta lite tra due stranieri che ha portato al ferimento di uno dei due contendenti. Una grave episodio di violenza che ha coinvolto due cittadini africani, per un dissidio personale che poteva avere conseguenze molto gravi. 

Conseguenze intanto ci saranno anche per il negozio, che resterà chiuso per 30 giorni. L’esercizio pubblico era già stato interessato da due chiusure analoghe e da anni si trova al centro delle cronache per episodi di degrado e irregolarità di vario genere. Un "osservato speciale" da parte delle forze dell'ordine, che si sono alternate in numerosi controlli nel corso dei mesi.

I nuovi controlli hanno fatto emergere che il locale continua ad essere abitualmente frequentato da soggetti gravati da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, la persona ed in materia di stupefacenti. Tali accertamenti hanno concorso a definire, pertanto, una situazione attuale e concreta di pericolosità per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Gli stessi residenti del quartiere hanno manifestato a più riprese un forte senso di insicurezza e allarme sociale a causa della permanenza all’interno del negozio e nelle sue immediate vicinanze di soggetti sovente ubriachi, non di rado coinvolti in liti di strada.

"Si tratta di un provvedimento a garanzia dell’ordine e della sicurezza dei cittadini che ha come ratio quella di impedire, attraverso la chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale. Esso ha altresì la funzione di produrre un effetto dissuasivo su soggetti ritenuti pericolosi i quali da un lato sono privati di un luogo di abituale aggregazione e dall’altro vengono avvertiti che la loro presenza in tale luogo è oggetto di attenzione da parte delle autorità preposte - fa sapere la Polizia - L’area rimane oggetto di continui monitoraggi da parte delle pattuglie della Questura, anche per verificare il rispetto della misura".

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