Uffici verso la chiusura e orari ridotti, Poste Italiane sotto accusa
Quattro uffici in provincia chiuderanno i battenti e altri nove subiranno forti riduzione di apertura. Federconsumatori: “Tagli a Uffici postali e servizi e aumenti delle tariffe, non ci siamo proprio”
Tagli e razionalizzazione sono di casa anche per Poste Italiane, che in queste settimane ha messo a punto un nuovo piano che prevede una riduzione dei servizi erogati dagli uffici postali del territorio. A fronte della cancellazione di ben 46 uffici in tutta la regione, anche la nostra provincia subirà alcuni ritocchi. Chiuderanno infatti i quattro uffici postali di Romanoro di Frassinoro, Rivara di San Felice, Fossa di Concordia e Motta di Cavezzo. Altri nove uffici invece vedranno ridotti gli orari di apertura.
Una soluzione che non è piaciuta affatto a Federconsumatori, che ha immediatamente minacciato un ricorso ad AGCOM, l'Autorità per le Comunicazioni. “La contemporaneità degli eventi non giova a Poste italiane – spiega Renza Barani, dell'associazione modenese - da un lato annuncia l'ennesimo taglio di Uffici Postali secondo una logica centralistica e di puri tagli e con nessuna attenzione ai bisogni degli utenti e dei territori e dall'altro richiede incrementi enormi alle tariffe della corrispondenza”.
Inevitabile tenere in conto che Poste non è un servizio puramente a mercato ma un servizio pubblico e per certi versi svolto in monopolio, la cui assenza costringe i cittadini a tragitti lunghi per usufruire della spedizione e ricezione della corrispondenza.
Federconsumatori si unisce quindi alle proteste dei Sindaci, dei lavoratori, per chiedere un piano alternativo e chiede alla Regione Emilia Romagna che ha recentemente sollecitato un incontro urgente alla direzione di Poste di assumere una posizione forte affinché questo piano abbia un impatto minore sui cittadini.