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Sabato, 2 Dicembre 2023
Cronaca

Ambiente, Modena risale la classifica Ecosistema Urbano. Ma restano molte note dolenti

Sufficienza stentata per Modena secondo il report Legambiente 2017 sui principali indicatori ambientali. La nostra città tradita da qualità dell'aria, rifiuti e incidentalità stradale. Bene il verde pubblico

Anche quest'anno Legambiente ha pubblicato il suo rapporto "Ecosistema Urbano", che delinea la classifica delle città italiane sul fronte ambientale. L'associazione mette in luce come vi sia un’Italia che ha "già cambiato passo", che gestisce il ciclo dei rifiuti come e meglio di tante altre realtà europee, che ha cambiato stili di mobilità, trovato la formula giusta per depurare gli scarichi, contenere i consumi idrici e lo sperpero d’acqua potabile, che investe sulle rinnovabili, che ha significative esperienze di rigenerazione e rifunzionalizzazione degli spazi pubblici.

L’esempio arriva in primis da Mantova (1°), Trento (2°), Bolzano (3°), Parma (4°), Pordenone (5°) e Belluno (6°), che guidano quest’anno la classifica di Ecosistema Urbano 2017 dimostrando di essere città dinamiche e di credere fortemente nel cambiamento. 

E Modena? La nostra città ha avuto sempre un andamento altalenante, passando in ultimo dal 34° posto del 2015 all'81° dello scorso anno. Anche in questo 2017 il balzo è notevole e fortunatamente di nuovo verso l'alto. Modena si colloca infatti al 54° posto, con un voto che rasenta esattamente la sufficienza.

I dati positivi

Modena rimane un esempio per quanto riguarda il verde pubblico (addirittura seconda in Italia), vale a dire il numero di alberi per abitante. Altri numeri importanti arrivano da alcuni aspetti della mobilità urbana. La nostra città è infatti all'11° posto per percorrenza chilometrica in automobile, mentre al 12° posto per lunghezza delle piste ciclabili, sempre in rapporto al numero di abitanti. Sul fonte del trasporto pubblico la posizion in graduatoria è la 13esima, considerando il dato di passeggeri trasportati in un anno.

Il limbo dei dai mediocri

Senza infamia e senza lode, ma con necessità di intervenire per migliorare i risultati, sono invece altri aspetti dell'indagine di Legambiente. Ad esempio il 19° posto del consumo di acqua pro capite per uso domestico, o il il 32° posto sulla percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani prodotti. Stesso dicasi per il 32° posto sulla quantità di pannelli solari posizionati sugli edifici pubblici. Un po' peggio (52°) il delicato tema della dispersione di acqua nelle tubature pubbliche e altri due aspetti della mobilità: 60° posto per il numero di vetture in circolazione e 62° per la superficie di strade pedonalizzate.

I numeri pessimi

Come prevedibile a tradire Modena è la pessima qualità dell'aria, ormai da molti mesi sotto gli occhi (e le narici) di tutti. La città della Ghirlandina è al 68° posto per concentrazione di PM10 e al 72° per quella di anidride carbonica. A questo si aggiunge un altro dato preoccupante per l'ambiente, ovvero il 90° posto nel ciclo di depurazione dell'acqua. Un altro dato davvero negativo, e altrettanto lampante, è quello relativo all'incidentalità stradale: un 90° posto sulla classifica di persone ferite in sinistri stradali che conferma la pericolosità delle nostre strade (e dei loro utenti). Chiude la classifica in negativo l'aspetto dei rifiuti: Modena è addirittura 95esima per produzione di rifiuti urbani.

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