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Cronaca

Lami Costruzioni, un docente Unimore per sanare l'interdittiva

La Prefettura ha incaricato il Rettore dell'Università di individuare la figura che possa seguire il percorso dell'azienda esclusa dalla White List, come previsto dalla normativa antimafia

Sarà un docente dell'ateneo di Modena e Reggio Emilia, indicato dal rettore, ad assumere il ruolo di "tutor" nell'azienda edile Lami Srl per rimuovere le cause dell'interdittiva antimafia della Prefettura da cui l'impresa è stata raggiunta lo scorso giugno. Il provvedimento ha portato ieri all'esclusione dell'azienda dalla white list delle imprese per la ricostruzione post sisma, e alla rescissione del contratto in essere con Sorgeaqua, per il rifacimento di parte della rete idrica del Comune di Finale Emilia.

A spiegare le motivazioni per cui il prefetto di Modena Michele di Bari ha chiesto al rettore dell'università di indicare il nominativo di un docente dell'ateneo, è la stessa Prefettura, sottolineando come questa possibilità è prevista dal decreto legge 90, entrato in vigore a giugno. Normativa che, peraltro, viene applicata a Modena per la prima volta proprio alla Lami srl.

La legge prevede infatti che il prefetto, di sua iniziativa, possa procedere alla adozione di specifici provvedimenti nei confronti di un'impresa interdetta a causa del rischio di infiltrazione mafiosa, la quale abbia in essere un contratto per lavori, prestazioni di servizi e forniture con una stazione appaltante pubblica. L'esercizio di tale potere è legato alla necessità di assicurare il completamento dell'esecuzione del contratto, o la sua prosecuzione, allo scopo di garantire la continuità di servizi e funzioni, e salvaguardare i livelli occupazionali.

I provvedimenti adottati, però, sono graduati in relazione al grado di "contaminazione" dell'impresa, vale a dire parametrati al livello di intensità dell'influenza della criminalità organizzata sugli assetti proprietari e/o gestionali della società. Tra le opzioni previste, la Prefettura può quindi chiedere di rinnovare gli organi sociali, nominare un commissario o, nei casi in cui l'ingerenza mafiosa presenti caratteri di minore incisività, alla nomina di un esperto che assicuri il sostegno e il monitoraggio dell'impresa stessa. Questo il caso della Lami srl, stabilito dal gruppo interforze istituito in Prefettura, dopo le verifiche sull'azienda.

Nei prossimi giorni quindi il prefetto provvederà a conferire il formale incarico alla persona designata che dovrà adottare le misure idonee ad eliminare le situazioni ostative rilevate nei confronti della ditta.

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