rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Nuova didattica delle “competenze trasversali”, sperimentazione per 1800 studenti modenesi

La nuova metodologia didattica punterà principalmente a far acquisire le competenze più richieste dal mercato del lavoro: la capacità di individuare le possibili migliori soluzioni ai problemi (problem solving) e la disponibilità a lavorare e collaborare con gli altri (team working)

Unimore, dopo aver acquisito nel 2016 l’accreditamento di qualità dei suoi corsi, guarda oltre e si pone nuovi obiettivi, nuovi orizzonti ancora più ambizioni che allineino la sua didattica alle migliori università europee e internazionali, garantendo ai suoi laureati un vantaggio competitivo nel mercato del lavoro ei renderli ancora più pronti all’inserimento nel sistema industriale e sociale. Gli standard europei sollecitano, infatti, le università a sviluppare le “life skill” in ambito formativo. Unimore dal 2017 ha attivato un ambizioso progetto volto all’acquisizione, da parte degli studenti, di competenze trasversali attraverso la riprogettazione delle strategie e metodologie didattiche.

Il progetto, che è stato finanziato dal MIUR, coinvolge nella prima fase di attività 32 insegnamenti (16 del gruppo in sperimentazione e 16 del gruppo di controllo) inseriti nei corsi di laurea di diversi dipartimenti. I docenti aderenti al progetto, all’interno di un percorso formativo sull’innovazione didattica, hanno quindi riprogettato i loro insegnamenti, definendo l’utilizzo di metodologie di apprendimento attivo degli studenti quali il Team-based Learning, il Problem based Learning, la Peer review. Tali competenze, considerate fondamentali nei contesti aziendali e indispensabili per un corretto esercizio della propria professionalità, verranno misurate attraverso test standardizzati rivolti agli studenti coinvolti nella sperimentazione.

COMPETENZE TRASVERSALI - Le più importanti riguardano le attitudini dell’individuo nelle sfere della collaborazione, comunicazione, pensiero critico e creatività. Ma la lista di queste capacità è lunga e include per esempio quelle di autonomia, diagnosi, decisione, leadership, organizzazione del tempo e del lavoro, adattamento a diversi ambienti, conseguire obiettivi, risolvere problemi, spirito di iniziativa, flessibilità, visione d’insieme, resistenza allo stress, e si potrebbe continuare. 

Ogni individuo può certamente avere doti naturali in relazione ad una o più di queste competenze. Tuttavia, è ormai accertato che i giovani possono essere “allenati” ad esprimere al meglio queste doti con tecniche che possono essere “apprese”: Le soft skills possono essere “insegnate”. 

E’ con questa consapevolezza e in questa prospettiva, che Unimore ha lanciato un progetto di sperimentazione didattica, che si inserisce nel panorama delle azioni della Programmazione Triennale 2016-18 finanziate dal MIUR, rivolto a ridefinire le strategie didattiche dei propri docenti per realizzare una didattica progettata per competenze che sviluppi – e riesca a valutare – le competenze trasversali dei propri studenti, integrate con le competenze disciplinari proprie dei singoli insegnamenti. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nuova didattica delle “competenze trasversali”, sperimentazione per 1800 studenti modenesi

ModenaToday è in caricamento