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Cronaca

Scioperi a Villa Margherita, condanna per comportamento antisindacale

La dirigenza della casa di riposo è stata giudicata colmpevole dal Tribunale di Modena per aver interferito con la protesta della Cgil nel dicembre scorso, sulla delicata vicenda del contratto Anaste

Il 23 dicembre 2020 il Tribunale di Modena si è pronunciato riguardo al ricorso della Funzione Pubblica CGIL di Modena nei confronti di Villa Margherita, depositato a luglio 2020. La sentenza ha condannato Villa Margherita per condotta antisindacale, in merito alla vertenza aperta nel settembre dello scorso anno sull'applicazione del CCNL "Anaste".

La FP CGIL aveva contestato l’applicazione del contratto definito “pirata”, in quanto peggiorativo del le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori di Villa Margherita, in particolare sull’istituto della malattia, il numero dei permessi e l’orario di lavoro.

Le lavoratrici e i lavoratori di Villa Margherita comunicarono e formalizzarono la loro piena dissociazione al contratto firmato dai sindacati Snalv, Confsal, Confelp, Cse, Cse Sanità e Cse Fulscam. Tuttavia l’Azienda decise di imporre comunque il contratto, firmato da sindacati
che non rappresentano i lavoratori.

Ne scaturì una vertenza sindacale, che portò a tre giornate di sciopero. "L’Azienda contrastò lo sciopero adottando quei comportamenti ritorsivi e intimidatori - sottolinea la FP CGIL - Tra le varie azioni, il datore di lavoro convocò i lavoratori in assemblea comunicandogli l'applicazione del nuovo contratto, zittendo il delegato sindacale mentre esponeva le sue ragioni. Nel corso dello sciopero il datore di lavoro rimosse le bandiere della FP, i cartelli e gli adesivi La sentenza riconosce anche quale comportamento antisindacale l’applicazione del CCNL Anaste non sottoscritto dalle Organizzazioni Sindacali Confederali, perché imposto a lavoratori iscritti alla FP CGIL".

“Finalmente, dopo più di un anno dall’inizio della vertenza, abbiamo un riconoscimento formale alle nostre ragioni. - Commenta Mohcine El Arrag, Responsabile Provinciale del Comparto Socio-sanitario per la FP CGIL di Modena. - Dopo i vani tentativi di coinvolgere il Comune di Modena e l’Azienda USL per arrivare ad una soluzione, visto che Villa Margherita è una delle aziende accreditate nel sistema socio-sanitario regionale. Svolge una parte della sua attività utilizzando le risorse pubbliche. Oltre all’applicazione di un contratto “pirata”, fatto già grave, sapevano che all’interno della Residenza per anziani vi erano comportamenti intimidatori da parte del titolare dell’Azienda, un vero e proprio padrone. Le lavoratrici e i lavoratori hanno sempre creduto, insieme a noi in questa vertenza. Come la nostra delegata Anna Caracciolo, scomparsa a causa del Covid. Ora continueremo nella vertenza, perché le lavoratrici e i lavoratori delle CRA meritano dignità e dei contratti giusti”.

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