Unimore, congresso nazionale di zoologia a Modena
Modena capitale della zoologia italiana per quattro giorni. Sarà, infatti, l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia ad ospitare il 74° Congresso Nazionale dell’Unione Zoologica Italiana che porterà in città più di 180 esperti del settore. Oltre ai ricercatori italiani all’incontro prenderanno parte anche studiosi inglesi ed americani
L’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia ospiterà il 74° Congresso Nazionale dell’Unione Zoologica Italiana che si terrà dal 30 settembre al 3 ottobre 2013 e vedrà oltre 180 ricercatori del settore provenienti da tutta Italia. L’inaugurazione del Congresso, promosso dal Dipartimento di Scienze della Vita ed dal Dipartimento di Educazione e Scienze Umane, si terrà presso il Complesso Universitario San Geminiano (via San Geminiano, 3) a Modena e si articolerà in 4 simposi scientifici, una sessione poster ed un workshop satellite.
I simposi affronteranno aspetti fondamentali della Zoologia moderna, il primo sarà dedicato agli “Ambienti estremi” ed inizierà con una relazione del dott. Peter Convey della British Antarctic Survey dal titolo “Patterns of terrestrial diversity in the extreme environments of Antarctica”, esperto di fama mondiale riguardo il Biota dell’Antartide, ed attualmente svolge attività di coordinatore del programma Evolution and Biodiversity in the Antarctic - EBA: The Response of Life to Change, un importante progetto internazionale che su base multidisciplinare è volto a chiarire, tra l’altro, l’impatto dei cambiamenti globali sul fragile ecosistema antartico. Gli altri tre simposi sono rivolti a: “ Immunità ed evoluzione”, “Zoologia applicata e conservazione”, “Biologia e genetica delle popolazioni”. Il Workshop satellite, a ingresso gratuito, è dedicato all’“Applicazione del DNA barcoding nell'identificazione e tracciabilità degli organismi in diverse matrici”.
“I simposi trattano aspetti fondamentali della Zoologia moderna, con l’intento di fornire un quadro aggiornato delle ricerche in campo zoologico – afferma il prof. Antonio Todaro dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia - con particolare riferimento al contributo degli studiosi italiani che risultano particolarmente attivi nel settore. Tematiche diverse e con molte sfaccettature quelle discusse nei quattro simposi ma tutte affrontate in quel contesto che accomuna i viventi: l’evoluzione biologica. Si spazia dei fantastici adattamenti che consentono a selezionati animai di vivere in ambienti che risultano ostili alla maggior parte dei viventi, ai sistemi di difesa interni essenziali alla sopravvivenza di tutti gli organismi; verranno affrontate inoltre problematica oggi molto sentite anche dal grande pubblico quali il controllo biologico, la tracciabilità e conservazione degli alimenti e la conservazione dei beni culturali. Ampio spazio sarà riservato alle novità inerenti la biodiversità e la conservazione della fauna. I contributi di alto valore, le tante novità e la presenza di molti giovani tra gli iscritti fanno ben sperare per quattro giornate davvero eccitanti”.