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Cronaca

Sicurezza, i controlli straordinari diventeranno la nuova regola

Nello scorso fine settimana controlli a tappeto nelle zone sensibili della città, con Polizia di Stato, Polstrada e Municipale impegnate fianco a fianco. Il Questore soddisfatto: “Il maggior presidio sul territorio diventerà strutturale”

Come preannunciato dalle riunioni in Prefettura, le forze dell'ordine hanno ripreso la propria attività di controllo straordinario del territorio cittadino, con una serie di pattugliamenti aggiuntivi. Non si tratta solo di un maggior numero di uomini e mezzi dispiegati, ma anche uno studio attento alle zone più sensibili ai temi della criminalità e del degrado urbano, come ormai accade con cadenza regolare negli ultimi anni.

La movida in via Gallucci, il parco lungo i viali cittadini, la zona del Teatro Storchi, via Canaletto e la Sacca, il nuovo comparto dell'ex Manifattura Tabacchi: sono questi i principali teatri dei controlli sello scorso fine settimana, che hanno visto Polizia di Stato, Polizia Stradale e Polizia Municipale fianco a fianco. Un servizio coordinato che ha portato ad identificare 84 persone nella giornata di venerdì 31 ottobre e che è proseguito il sabato successivo. Il 1 novembre, infatti, gli agenti si sono concentrati sulle microaree occupate dai nomadi, identificando una cinquantina di persone e ispezionando 24 veicoli.

Da questi controlli è emerso poco o nulla di rilevante. Meglio così. Ma ancora meglio il fatto che questo attento monitoraggio del territorio si avvia a diventare sempre meno straordinario, per trasformarsi in routine. Cabine di regia e operazioni congiunte esistono da anni, ma l'impegno del Questore per i prossimi mesi sarà proprio rivolto a garantire un incremento degli agenti sul territorio nei fine settimana.

Lo ha garantito lo stesso Giuseppe Garramone, intenzionato a portare la disponibilità dei suoi uomini al Prefetto, per intensificare appunto le operazioni orchestrate da viale Martiri. È ancora presto per un'analisi statistica – che arriverà a fine anno – ma la presenza concreta della Polizia per le strade della città e della provincia sta certamente dando i propri frutti, non solo in termini di arresti e denunce, ma anche nella qualità delle risposte fornite a quei cittadini che malauguratamente si trovano a fare i conti con il crimine.

Lavorare per abbassare la percezione di insicurezza fra i modenesi è lo scopo dichiarato dal Questore fin dal proprio insediamento: uno scopo ambizioso, soprattutto perchè  solo in minima parte dipendente dai suoi poteri e dalle capacità dei suoi uomini. Ma la strada intrapresa pare quella corretta. Tcoccherà agli altri attori istituzionali – politica in primis – fare la propria parte.

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