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Cronaca

A cosa serve il Controllo del Vicinato? Campogalliano e Soliera incontrano i cittadini

A cosa serve il Controllo del Vicinato? I cittadini a scuola di educazione civica con le forze dell'ordine. Il 4 Novembre a Soliera e il 5 Novembre a Campogalliano per capire come funziona

A cosa serve il Controllo del vicinato? Sarà questo l'argomento trattato nelle due serate pubbliche a Soliera (4 novembre) e a Campogalliano (5 novembre) con il criminologo Francesco Caccetta. Offriranno l'occasione per affrontare il tema della sicurezza e presentare il progetto nazionale “Controllo del Vicinato”, insieme al criminologo Francesco Caccetta.

CHE COS'E' IL CONTROLLO DEL VICINATO? Si tratta di una soluzione per prevenire episodi di piccola e media criminalità attraverso buone pratiche, senza ronde, atti eroici o pattugliamenti, e in collaborazione con il Comune e le forze dell’ordine. Ad aumentare il senso di ‘attenzione civica’ considerata la prima mossa vincente per contrastare i ladri. È con questo fine che i Comuni di Soliera e Campogalliano adottano il progetto Controllo del Vicinato, un nuovo percorso di collaborazione tra amministrazione comunale, cittadini e forze dell’ordine che mette in campo strumenti e strategie per la promozione della sicurezza urbana.

LA STORIA DEL SISTEMA. Il controllo del vicinato è nato negli Stati Uniti una cinquantina di anni fa. Il ‘Neighbourhood Watch’ è adottato da decenni in innumerevoli città americane e in un’infinità di centri minori in tutti i paesi anglosassoni. Il programma prevede l’auto-organizzazione tra vicini per controllare l’area intorno alle proprie abitazioni. L’attività dei gruppi di Controllo del Vicinato è segnalata da appositi cartelli che hanno come scopo quello di comunicare a chiunque passi nell’area interessata al controllo che la sua presenza non passerà inosservata e che il vicinato è attento e consapevole di ciò che avviene nella zona.

FUNZIONA? Dove il programma di Controllo del Vicinato è attivo, i molti occhi dei residenti sugli spazi pubblici e privati rappresentano un deterrente contro furti nelle case e un disincentivo ai comportamenti illegali (graffiti, scippi, truffe, vandalismi, ecc.). Il programma prevede, oltre alla sorveglianza della propria area, l’individuazione delle vulnerabilità ambientali e comportamentali che rappresentano sempre delle opportunità per gli autori di furti nelle case. La collaborazione e la fiducia tra vicini sono fondamentali perché s’instauri un clima di sicurezza che sarà percepito da tutti i residenti (anche da chi non partecipa al programma) e particolarmente dalle fasce più vulnerabili, come anziani e bambini. 

Con l’impegno di tutti, con gli ‘occhi aperti’ e il telefono a portata di mano si può arrivare a grandi risultati – spiega la Comandante della Polizia municipale Susi Tinti – senza bisogno di fare gli eroi o le ‘ronde’. In città e nelle frazioni abbiamo trovato tanti cittadini disponibili a partecipare a questo progetto e a creare Gruppi di Controllo del Vicinato, con tanto di coordinatore. Ai cittadini non si chiede molto: solo di prestare maggiore attenzione a chi passa per le nostre strade e alle situazioni anomale che possono saltare all’occhio (un cane che abbaia, l’allarme che suona, un’auto in lento movimento ad esempio); di parlare un po’ di più con i vicini, come si faceva una volta; di aumentare un sano senso civico rivolto ad un benessere comune ed una maggiore fiducia nell’intervento delle Forze dell’ordine”.

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