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Cronaca Castelfranco Emilia

Buco milionario per la coop abitativa CASER, tremano i soci proprietari

L'importante cooperativa emiliana che conta centinaia di alloggi a proprietà divisa e indivisa chiede il concordato al Tribunale. In caso di fallimento i soci potrebbero perdere gli alloggi pagati in decenni di sacrifici

Giorni difficili per il mondo cooperativo, che vive una stagione di grande fermento e di profonda crisi. A far parlare di sé non c'è solo l'inchiesta CPL Concordia che ha investito il mondo delle coop rosse, ma anche qun altro importante settore cooperativo, ovvero quello abitativo. Il nome altisonante è quello della Cooperativa di Abitazione e Servizi Emilia-Romagna (CASER), alle prese con bilanci in profondo rosso.

CASER è nata nel 2014 dalla fusione per incorporazione con il C.C.Ca.Se. - Consorzio Cooperative Casa e Servizi (costituitosi a sua volta nel lontano 1977) e 13 Cooperative Associate ed ha realizzato interventi abitativi in molti comuni della provincia di Modena e della Regione. Ma le traversie degli ultimi anni hanno portato ad un crollo nei bilanci, con un buco stimato di 5 milioni. Ad inizio anno il Consiglio di Amministrazione della CASER ha perciò deliberato l'approvazione della domanda di ammissione alla procedura di Concordato Preventivo, puntando alla continuità amministrativa.

Una vicenda che riguarda direttamente il nostro territorio ed in particolar modo Castelfranco Emilia, dove CASER possiede diversi alloggi e da dove proviene il presidente, Paolo Cristoni, politico di estrazione socialista, già sindaco del comune e deputato negli anni '70 e '80.

Tra i soci proprietari della cooperativa vi è da tempo grande preoccupazione (un tema di cui avevamo già parlato in questo articolo). Vista la particolarità di questa “azienda”, il rischio concreto è quello di vedere letteralmente vacillare il tetto sopra la propria testa, magari pagato con mutui decennali ed enormi sacrifici. Un'eventualità contro la quale un gruppo di soci si è riunito in un comitato, alzando la voce contro la dirigenza di CASER. Il Concordato lascia infatti grande incertezza, ma il timore maggiore è quello del fallimento. In quell'eventualità, infatti, gli alloggi pagati in lunghi anni e non riscattati finirebbero senza possibilità di appello in mano ad Acer. 

Sul tema si è mossa anche la Lega Nord di Castelfranco Emilia: “E' evidente non solo il danno patrimoniale che tanti cittadini potrebbero subire, ma anche la dimensione della vicenda ed è proprio per questo che abbiamo presentato una specifica interrogazione al Sindaco finalizzata non solo ad acquisire elementi informativi sulla CASER e la sua situazione economico-finanziaria, ma soprattutto a sollecitare un suo intervento, quello degli altri Sindaci dei Comuni ove siedono gli immobili costruiti dalla Cooperativa e della Regione Emilia Romagna a tutela degli interessi legittimi dei tanti assegnatari di alloggi a proprietà indivisa che, oltre al "danno", rischiano di subire la "beffa" forse per responsabilità altrui”.

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