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Cronaca Carpi

Corruzione, ecco come venivano truccati gli appalti a Carpi e Castelfranco Emilia

Una percentuale dell'importo dell'appalto e qualche lavoretto di ristrutturazione: ecco come sarebbero stati "convinti" i tecnici comunali Nicola Rispoli (Castelfranco) e Marco Prisciandaro (Carpi) a favorire alcune ditte a scapito di altre

Non solo bisognava corrispondere il 5% dell'appalto al tecnico "compiacente" per ottenere l'assegnazione dei lavori, magari avrebbe potuto anche servire qualche piccolo intervento di ristrutturazione a domicilio. Questo il meccanismo di prebende e regalie che "convinceva" Nicola Rispoli (responsabile dell'Ufficio Tecnico del Comune di Castelfranco Emilia) e Marco Prisciandaro (Geometra addetto all'Ufficio Tecnico del Comune di Carpi) ad alterare il regolare svolgimento delle gare per l'assegnazione di lavori per opere pubbliche. A fruire di questi favori alcune ditte amiche, tra le quali è emersa la presenza preponderante della Edil Giò dell'imprenditore Giovanni Speria. Questa la ricostruzione fatta dagli investigatori della Questura di Modena con l'"Operazione Demiurgo". Tutti e tre gli uomini sopracitati sono stati raggiunti in mattinata da ordinanze di custodia cautelare in carcere: agli arrestati sono state confiscate rispettivamente somme di denaro per 26mila, 24mila e 2400 euro. Contestati i reati di truffa, turbata libertà degli incanti, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.

MECCANISMO - Il meccanismo, ormai rodato nel tempo, aveva portato ai tecnici tratti in arresto ad accumulare un tesoretto grazie all'attività illecita: "Dal 2008 al 2012 (con una pausa nel 2010), è stata appurata l'assegnazione di appalti sempre alle stesse identiche ditte - ha osservato Amedeo Pazzanese, capo della Squadra Mobile di Modena - L'importo di ogni singolo appalto variava dai 10-15mila euro fino a 100mila euro per gli interventi più importanti". Stando a quanto raccolto dagli investigatori, i tecnici arrestati favorivano le ditte amiche modificando gli importi contenuti nelle buste degli appalti in cambio di alcune regalie come contanti o lavori di ristrutturazione della casa.

SVILUPPI - "Qui mafia e casalesi non c'entrano niente". Così ha subito chiarito Lucia Musti, Procuratore Aggiunto, spiegando come la condotta criminosa posta in essere sia prettamente di stampo modenese. Scattata a novembre 2011 grazie a un esposto molto generico di dieci righe recapitato alla Direzione Nazionale Antimafia di Bologna su un sospetto di irregolarità negli appalti a Carpi e Castelfranco, l'indagine potrebbe riservare ulteriori sviluppi: "Sono in corso esami e interrogatori - ha ricordato il Procuratore - I reati accertati nell'Operazione Demiurgo si inseriscono in un sistema in atto già da molto tempo, non escludiamo possano emergere altre situazioni".

RAPPRESENTANTI LEGALI - Non solo tecnici e imprenditori, ma anche legali rappresentanti sono stati raggiunti dalla Squadra Mobile: anche queste figure, infatti, sono state ampiamente coinvolte in questo sistema di appalti truccati che vedeva l'aggiudicazione a "rotazione" di lavori per alcune opere pubbliche di Carpi e Castelfranco. A seguito della richiesta del Pm della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena, il Gip ha emesso una misura cautelare interdittiva del divieto temporaneo di esercitare uffici direttivi di persone giuridiche e imprese a carico di tre persone per la turbata libertà degli incanti a Modena e Carpi: A. A., 58enne bresciano rappresentante di una società di segnaletica stradale; F. G., 66enne veronese, rappresentante di un'impresa e C. F., 57enne modenese per turbata libertà degli incanti solamente a Carpi a dicembre 2011. Richiesta invece la misura cautelare del divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione per una società di segnaletica stradale con sede in città: contestato il reato di corruzione aggravata per condotte tenute a Castelfranco Emilia da novembre 2011 a febbraio 2012 e a Carpi "solamente" nel mese di dicembre 2011.

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