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Cronaca

CPL, Prefettura e Anticorruzione valutano il commissariamento

Michele di Bari e il presidente Anac Raffaele Cantone si riuniranno il 14 maggio: sul tavolo la gestione straordinaria di CPL da parte di un commissario, con l'obbiettivo di completare le opere pubbliche di cui la coop modenese sta gestendo i cantieri

Bisognerà attendere ancora una settimana per scoprire la sorte di CPL Concordia, esclusa dalla white list antimafia e di conseguenza a rischio di sospensione dalla gestione di diversi appalti pubblici. Dalla Prefettura di Modena giunge infatti la notizia che il prefetti Michele di Bari e Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione stanno valutando l’applicazione delle misure straordinarie di gestione, sostegno e monitoraggio alle imprese previste dall’art. 32 della legge 114/14, verificando, con la massima tempestività, la sussistenza dei presupposti previsti dalla medesima disposizione di legge.

Si tratta in altre parole di decidere circa il commissariamento della coop modenese e l'insediamento di un'amministrazione straordinaria, allo scopo di assicurare "il completamento dell’esecuzione del contratto, ovvero la sua prosecuzione, al fine di garantire la continuità di servizi e funzioni indifferibili per la tutela dei diritti fondamentali, nonché la salvaguardia dei livelli occupazionali o dell’integrità dei bilanci". Questa riserva verrà dunque sciolta soltanto il prossimo 14 maggio, quando Di Bari e Cantone si incontreranno a Modena.

Intanto a Concordia si fa il punto della situazione e aumenta il pressing sulle istituzioni: “La revoca di questo tipo di contratti determina di fatto un’esclusione dal mercato. Potrebbe non trattarsi solamente di un pit-stop di qualche mese”, aggiunge Cirelli. “Venendo a mancare questo tipo di clienti le conseguenze sarebbero pesantissime per l’azienda in termini di mercato, di alta tecnologia, di patrimonio creato in oltre 100 anni di storia”, si legge in una nota della cooperativa. 

Il CdA della cooperativa sta esercitando ogni azione possibile volta ad adottare le necessarie misure di sostegno per la salvaguardia dell’occupazione. CPL chiede "l’impegno congiunto e il sostegno di tutte le parti sociali, in particolare delle Istituzioni, perché non consentano che vada disperso un patrimonio di centinaia di posti di lavoro, con gravi ripercussioni sul tessuto sociale e produttivo della Provincia di Modena, già duramente colpito dal terremoto del 2012, e di tanti altri territori in cui l’azienda opera".

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