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Cronaca Cavezzo

Morì nel crollo del mobilificio: il capannone era a norma

Rispettava le norme vigenti il capannone del mobilificio Malavasi Duglas di Cavezzo che il 29 maggio scorso crollò a causa del terremoto provocando la morte della moglie del titolare, Daniela Salvioli, 42 anni

Danilea Salvioli è una delle vittime del sisma che il maggio scorso si abbattè sulla Bassa Modenese: la donna, 42 anni di età, perì tragicamente a causa del crollo del capannone del mobilificio Malavasi Duglas di Cavezzo, società di proprietà del marito, stabile che rispettava perfettamente le norme edilizie vigenti all'epoca dei fatti. Lo ha riferito oggi il procuratore di Modena Vito Zincani al termine della perizia effettuata dal professor Tomaso Trombetti, la prima ad essere conclusa nell'ambito della maxi inchiesta su otto crolli dovuti al sisma e che vede indagate quaranta persone a vario titolo. Anche i materiali utilizzati per la realizzazione dello stabile del mobilificio che collassò non hanno presentato anomalie. Strutturalmente, l'edificio presentava travi ad appoggio, una soluzione contemplata dalle normative che non prevedevano pericoli sismici importanti.

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