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Cronaca Ospedale Universitario / Via del Pozzo, 71

Cuore e coronarie, al Policlinico un nuovo dispositivo per combattere l’angina

La Struttura Complessa di Cardiologia di Modena ha impiantato il dispositivo “Reducer” che permette di combattere i dolori al petto dovuti a problemi coronarici cronici. Prima volta in regione

Un nuovo dispositivo medico è stato impiantato dai cardiologi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, per combattere i dolori al petto in pazienti con dolori coronarici cronici (angina pectoris). Si tratta del dispositivo “Reducer”, inventato dal professor Shmuel Banai  dell’ Università di Tel Aviv,  impiantato con successo nelle scorse settimane dall’equipe della Struttura Complessa di Cardiologia, diretta dal prof. Giuseppe Boriani, in due uomini modenesi di 76 e 81 anni. I pazienti stanno bene e sono stati dimessi.

“Si tratta di una sorta di piccola clessidra di metallo – ha spiegato il prof. Giuseppe Boriani – che viene posizionata in una particolare parte del sistema cardiaco, il seno coronarico e permette di indurre nel tempo un miglioramento del microcircolo coronarico, permettendo di alleviare i dolori che sono comunemente chiamati angina pectoris”.  Questo dispositivo va utilizzato in pazienti selezionati, con dolori al petto dovuto a problemi coronarici cronici, non risolvibili con angioplastica o bypass. Si tratta di un trattamento innovativo – la cui efficacia è stata provata in un articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine dello scorso anno – è già entrato nella pratica clinica ed è stato utilizzato con successo in circa 200 pazienti, in tutto il mondo. In Italia sono 20 i casi trattati col “Reducer”, tra cui i due del Policlinico. “L’applicazione del Reducer ha richiesto la collaborazione fra le equipe di cardiologia interventistica e quella di elettrofisiologia”. Ha concluso Boriani.

All’intervento hanno preso parte, con la supervisione del prof. Boriani, il prof. Rosario Rossi, il dottor Fabio Sgura, il dottor Daniel Monopoli, il dottor Edoardo Casali, il dottor Vincenzo Turco e il dottor Carlo Cappello. Era presente anche l’inventore del Reducer, Shmuel Banai. “Questo nuovo dispositivo permette di ampliare l’offerta assistenziale del nostro Policlinico a categorie di persone piu’ fragili che non potrebbero ottenere beneficio da altre metodiche.” Ha commentato il Direttore sanitario, dott. Luca Sircana.

La Cardiologia del Policlinico esegue ogni anno più di mille studi coronarografici a pazienti con dolori di sospetta origine coronarica. Le tecniche che di solito consentono di curare queste problematiche sono l’angioplastica coronarica e il by-pass aorto-coronarico che però non sono utilizzabili in pazienti con particolari caratteristiche anatomiche o pregressi interventi e che ora trovano una nuova opportunità terapeutica.

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