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Cronaca

Curiosità Modenesi | La croce di pietra al palazzo dei Musei, lì dove avvenne la carneficina medioevale

Una croce di pietra è oggi conservata nel cortile del palazzo dei Musei in memoria di una battaglia in cui valorosi modenesi si liberarono degli stranieri invasori. Ecco una delle storie che più grondano di sangue della nostra città

Girando per il centro di Modena si passa spesso davanti a monumenti, bassorilievi e scritte a cui diamo poco valore, ma quando si ricerca negli archivi storici la loro origine non possiamo che rimanere stupiti. E' il caso della croce di pietra che si trova all'interno del cortile del palazzo dei Musei, che dietro la sua edificazione vi è una storia di morte, sangue e coraggio tutte modenesi. 

Il libero comune di Modena ebbe vita breve perché presto i tedeschi vollero rinconquistare la città e tornare a governare. Il 1154 sembrò ai  modenesi l'anno in cui le lancette del tempo erano tornate indietro di un secolo, quando ancora c'erano i barbari. Infatti, l'imperatore Federico I, meglio conosciuto come il Barbarossa, invase l'Italia con un esercito ben numeroso e nel 1159 giunse anche a Modena. Mentre lui era in duomo a ricevere la Pasqua i suoi uomini erano in giro a razziare i contadini e ad uccidere innocenti. 

I modenesi erano stanchi dei tedeschi e una sera del 1165 alcuni giovani  modenesi si riunirono e prepararono un piano per uccidere gli invasori. Sapevano che i tedeschi tutte le notti passavano per la via Emilia vicino ad un luogo detto "Le Quattro Colonne", quella sera però il manipolo oltralpe non sarebbe stato solo a frequentare quel luogo. Appena i tedeschi arrivarono, i giovani andarono loro addosso con pugnali e picche, fu una carneficina e neanche un tedesco scampò a quel massacro. Presero le carcasse e le gettarono nel pozzo per vezzeggiarli ulteriormente. 

La storia si mischia ora con la leggenda, ed infatti alcuni passanti dichiararono anni dopo di aver visto i fantasmi di quei soldati aggirarsi nei pressi di quel pozzo. Allora si decise di innalzare sul posto una cappella, così che venissero celebrate le anime di quei morti. La cappella fu eretta e sopra di essa fu posta una croce di pietra, detta Pietra. Si diceva che bastava guardarla al mattino per sentirsi meglio tutto il resto del giorno. Un giorno però la cappella fu demolita, ma per nostra fortuna la croce è ancora visibile nel nostro palazzo dei Musei. 

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