Curiosità Modenesi | Perché le donne chiacchierone si chiamano "Paltadore" ?
Paltadora si dice di una donna chiacchierone o ancor meglio che "ciozza", ma perché viene usato questo termine in dialetto modenese?
Chi conosce un po' il dialetto sa che le donne chiacchierone sono chiamate "Paltadore". Si dice riferendosi a quelle più propense al lungo ciozzare, ossia parlare di argomenti futili o spettegolare. Il termine si è diffuso due secoli fa ed è legato ad uno dei compiti più importanti che le donne modenesi potevano fare in città. Per capire l'importanza del loro lavoro è necessario fare un salto nel passato e andare al 1788 quando il Monastero di Santa Maria Maddalena risalente al '500, divenuto di Sant'Orsola, quindi trasformato in ospedale ed infine in magazzino di salnitro, non diventò la Manifattura Tabacchi.
Per chi non sapesse dove si trova questo luogo è perché lo conosce come Ma.Ta. che si trova nell'omonima via nei pressi della Stazione "Grande" dei treni. In questo luogo era sorta la più grande ed importante azienda di produzione dei tabacchi e a lavorarci vi erano principalmente delle donne. Perché infatti quello che veniva richiesto ai lavoratori era di usare la precisione delle dita e ovviamente chi aveva le dita più sottili e piccole era maggiormente avvantaggiato. Per questo il 90% dei lavoratori alla Manifattura Tabacchi erano in realtà lavoratrici, e poi dato che non c'erano regole sulla parità di genere, le donne costavano anche meno degli uomini.
Le donne che lavoravano alla Manifattura facevano un lavoro molto ripetitivo, tanto che era consentito loro parlare per poter passare meglio le ore in fabbrica. Da quel brusio iniziale il chiacchierare si trasformò in ciozzare, e così le donne dell'Appalto dei Tabacchi diventarono presto note come Paltadore. E il termine acquistò sempre più fama con l'ampliarsi della Manifattura che nel 1921 contava ben 1500 dipendenti. Oggi la Manifattura si è trasformata in centro cultura, ma il termine Paltadora non è certo scomparso.
