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Cronaca

Misteri Modenesi | I mostri del duomo di Modena

Osservando il Duomo di Modena è facile notare che, oltre a presentare scene tratte dalla Bibbia e dalla vita quotidiana come le mensilità, raffiguri anche figure mostruose. Come mai quelle immagini che incutevano paura in un luogo religioso?

Osservando il Duomo di Modena è facile notare che, oltre a presentare scene tratte dalla Bibbia e dalla vita quotidiana come le mensilità, raffiguri anche figure mostruose. Come mai quelle immagini che incutevano paura in un luogo religioso? Lo scultore delle figure mostruose ha fatto del Duomo lo spazio dove riportare i segreti di uno dei libri mediovali più misteriosi di sempre, il Liber Mostrorum. 

Si tratta di un libro ispirato alle leggende medioevali e greco-latine che raffigura le popolazioni agli estremi confini del mondo, e che venivano raffigurate stereotipa ed enfatizzate nei loro eccessi fisici e comportamentali. Uno dei popoli più assurdi è quello degli Antipodi, che camminano a testa in giù, con calcagno avanti e le dita dietro, che vivevano sull'Himalaya. Questo perché si pensava che vi fossero abitanti della terra che camminassero a testa in giù. 

Altrettanto inquientate è la figura dell'Ittiofago, ossia un mostro mangiatore di pesce con il corpo umanoide molto villoso e che vivevano sia sulla terraferma che nelle paludi e nei fiumi. E che dire dello Psillo, ossia quell'essere immune dal morso dei serpenti poiché fin da piccoli giocava con questi animali abituandosi al loro veleno, a cui soccombeva solo nel caso fossero figli adulterini. 

Alcuni personaggi come il Grifone e la Sirena sono rimasti nell'immaginario collettivo attuale della mitologia. Tra le figura di origine greco-romana spicca quella di Lamia, fanciulla in attesa di un figlio da Giove che venne ucciso da Giunone per gelosia. Altri sono invece di origine indiana come l'Orientale dalle piante dei piedi rivolte all’indietro che sembrano contraddire la funzione del capo, o  l'Essere a Tre Braccia che sembra derivare dalla divinazione di Visnù. Tutti questi mostri sono presenti in un luogo cristiano che più lo osserviamo e lo studiamo e più appare simile ad una grande biblioteca. 

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