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Cronaca

Curiosità Modenesi | Come Telesforo Fini ha innovato la cucina modenese

Era il 1912 quando Telesforo Fini diede il via ad una storia di impresa che unì i sapori modenesi con la capacità di farne un business

Era il 1912 quando Telesforo Fini aprì a Modena la sua bottega gastronomica nel cento della città sotto corso Canalchiaro. L'apertura di quella bottega fu l'inizio di una storia di sapori, impresa e modenesità che non può non essere conosciuta. 
La prima idea di Fini fu quella di affiancare alla bottega un ristorante che fosse specializzato in gastronomia emiliana. Questa scelta fu un successo tanto che per decenni il ristorante Fini fu considerato il simbolo della ristorazione emiliana e modenese.  Tra i nomi di frequentatori si possono trovare Enzo Ferrari, Luciano Pavarotti e Tiziano Nuvolari. 
A dare impulso imprenditoriale al gruppo Fini fu Giorgio, il figlio di Telesforo, che introdusse nella vecchia villa padronale un opificio artigianale di produzione gastronimica. Fu questa azienda a dare il via alla vendita di prodotti emiliani confezionati. La scelta imprenditoriale permise di ampliare il mercato del gruppo Fini. 
Giorgio Fini apportò altre novità al gruppo, innovando ulteriormente l'attività, ma purtroppo nel 1989 si ammalò e nel 1995 morì. Con la sua morte si concluse l'epoca di Fini di proprietà della famiglia Fini e dal 2015 fa parte del gruppo Paladin Capital Partners. Tuttavia il marchio Fini ha conquistato con il suo immaginario emiliano l'Italia e non solo, e per questo il brand non è mai stato cambiato.  
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