"Ho lasciato l'incarico con grande sofferenza, l'ho fatto perché voglio bene ai miei colleghi e per ridare serenità a un ambiente che deve superare ogni giorno mille difficoltà ed è destinato ad avere un direttore maggiordomo dell'Alta direzione". Con queste parole, Daniele Giovanardi lascia il ruolo di direttore del Pronto Soccorso del policlinico di Modena optando per la pensione anticipata. "Per me - ha aggiunto ormai l'ex primario - non era così. Ho ribadito negli ultimi anni la necessità che gli operatori sanitari tenessero la schiena diritta servendo gli interessi sia dell'azienda, ma prima e soprattutto quelli dei pazienti. Tutte le mie richieste di chiarimenti all'interno del sistema su punti determinanti dell'emergenza - ha continuato Giovanardi - come la follia della gestione dei traumi in questa provincia con gli adulti a Baggiovara, le donne gravide e i bambini al Policlinico, non hanno mai ricevuto risposta ma solo penosi rimpalli di responsabilità. Non parliamo poi del terremoto - dice ancora il direttore uscente del Pronto Soccorso - Il Policlinico è in ginocchio, ma guai a chi si azzarda a parlare di emergenza. Dal giorno del terremoto, pur essendo il direttore del più importante Pronto Soccorso della provincia, non sono mai stato interpellato, anzi mi hanno subissato di procedimenti disciplinari. I giornali denunciano che i dirigenti medici vengono premiati o puniti dai rappresentanti dei partiti: confermo che è così. Ora - ha concluso Giovanardi - sono più sereno e potrò continuare alcune battaglie ideali senza l'accusa, falsa, di carrierismo".