Il 3 novembre scorso, il Questore della Provincia di Modena ha emesso il provvedimento di divieto di accesso ad esercizi pubblici e a locali di pubblico trattenimento nei confronti di quattro giovani ventenni, residenti in provincia di Reggio Emilia, già denunciati dalla Squadra Volante per il reato di rissa.

I fatti che hanno determinato questa scelta, risalgono al 24 ottobre scorso. La Squadra Volante era intervenuta per una rissa tra giovani all'esterno di una discoteca del modenese. Il litigio - come ricostruito dalla Polizia - era iniziato all'interno del locale per futili motivi, per poi degenerare fino alle lesioni personali.

Dopo l'indagine la Divisione Anticrimine ha avviato l’istruttoria per l’applicazione delle misure di prevenzione, in capo al Questore.

Il DASPO urbano adottato, cosiddetto “DASPO Willy”, introdotto nell’ordinamento italiano a seguito dell’omicidio del ventunenne Willy Monteiro Duarte, avvenuto il 6 settembre 2019 a Colleferro (RM), rientra nelle misure di prevenzione atipiche, disciplinate dal D.L. 20 febbraio 2017 n. 14, come modificato dal D.L. 21 ottobre 2020 n. 130, con

La norma modificata lo scorso ha lo scopo di tutelare la sicurezza di determinati luoghi, proibendo l'accesso ad alcune categorie di persone. Nello specifico, i provvedimenti emessi dal Questore di Modena vietano ai quattro giovani l'accesso alla discoteca in cui si è verificata la rissa e agli esercizi nelle immediate vicinanze del locale, nonché, in ragione del luogo in cui è stato commesso il reato, in tutti i locali di pubblico trattenimento del comune di Modena. Non potranno neppure farsi trovare nelle vicinanze di questi luoghi.

Il divieto avrà una durata di due anni, decorrenti dalla notifica, e la violazione dello stesso comporterà la sanzione dell'arresto da sei mesi a due anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.