rotate-mobile
Cronaca

Pedo-pornografia online, in regione oltre 50 arresti e 500 denunce

La continua evoluzione tecnologica vede adeguarsi anche le forze dell'ordine, in particolare la Polizia Postale e delle Comunicazioni. Ecco i numeri del 2017 in Emilia-Romagna, tra foto e video proibiti, cyberstalking e truffe online

SICUREZZA INFORMATICA. La condivisione dei c.d. “indicatori di compromissione” dei sistemi informatici con i fornitori di servizi pubblici essenziali ha consentito di rafforzare gli strumenti volti alla protezione della sicurezza informatica, garantita anche da una costate attività di monitoraggio. In tale ambito, il Centro ha ulteriormente gestito monitoraggi della rete che hanno riguardato strutture sensibili di rilievo nazionale.  Inoltre in particolare la Sala Operativa del Centro ha gestito 1.006 attacchi informatici nei confronti di servizi internet relativi a siti istituzionali e infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale, nonchè 80 richieste di cooperazione nell’ambito del circuito “High Tech Crime Emergency”.

Al riguardo, il Dirigente del Compartimento Emilia Romagna Ceccaroli segnala che “nell’ambito delle direttive impartite dal Ministro dell'Interno per il potenziamento dell'attività di prevenzione attraverso la stipula di convenzioni, anche con aziende e imprese private, dirette a fornire servizi specialistici, finalizzati ad incrementare la sicurezza pubblica, il 7 dicembre scorso sono stati perfezionati i protocolli operativi per la protezione delle infrastrutture esposte “a rischio” di attacco informatico tra la Polizia di Stato ed alcuni importanti enti (Università degli Studi di Bologna e CINECA Consorzio Universitario) ed aziende bolognesi (Bonfiglioli Riduttori, Coop Alleanza 3.0, Ducati Motor Holding, Gruppo HERA, Philip Morris manufacturing & technology Bologna). Già il 25 novembre 2016 erano stati sottoscritti protocolli operativi con Automobili Lamborghini, Cogefrin, Ima Sustain Ability, Lighthouse, Macron e Seci – Gruppo Maccaferri. Si tratta di società che, per rilevanza in termini di impatto socio-economico o peculiarità dei prodotti realizzati o dei servizi resi, possono diventare bersaglio di attacchi in materia di financial crime od hacking; con tale accordo, le parti si sono impegnate ad adottare procedure di intervento e di scambio informazioni utili a contrastare più efficacemente i crimini informatici.”

Ricorda il Dirigente del Compartimento Emilia Romagna Ceccaroli: “Un fenomeno criminale che si è evidenziato nel territorio del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Emilia Romagna è il cosiddetto “CEO FRAUD” in cui l’attività criminale consiste nell’usurpazione dell’identità di un dirigente d’azienda ed a suo nome si richiede al servizio competente (servizio finanziario, contabilità) di effettuare un versamento su un conto generalmente all’estero. La richiesta parte perlopiù da un indirizzo e-mail contraffatto; in alcuni casi anche manomettendo un conto esistente". 

Un’importante indagine ha visto quale vittima la Società Automobili Lamborghini S.p.A. (per altro, partner storico della Polizia di Stato). Il 17 febbraio 2017, sostituendosi all’amministratore delegato dell’azienda, attraverso un falso indirizzo mail e qualificandosi per un inesistente avvocato di una importante società di consulenza finanziaria, ignoti autori contattavano alcuni manager della società automobilistica con l'intento di convincerli ad effettuare un bonifico di 780.000 € su un c/c appoggiato su una Banca ubicata in Hong Kong. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pedo-pornografia online, in regione oltre 50 arresti e 500 denunce

ModenaToday è in caricamento