rotate-mobile
Cronaca

Migliora la qualità dell'aria in Emilia, ma Modena resta "maglia nera"

Nessuna centralina ha segnato sforamenti nel livello di agenti inquinanti per più dei 35 fatidici giorni. Il meteo è venuto in aiuto alla pianura inquinata, ma non si èuò certo cantare vittoria

Dopo un 2015 'nero' dal punto di vista dello smog, quest'anno in Emilia-Romagna si respira meglio. I livelli di polveri sottili sono migliori in questi primi nove mesi del 2016, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Nelle ultime settimane è diminuito anche il livello dell'ozono (l'ultimo sforamento risale all'ultima settimana di settembre). Ma in tutte le province è già stato superato il tetto di 25 giorni di superamento della soglia di 180 microgrammi per metrocubo, cosi' come nel 2015. 

Sono i dati che emergono dai rilevamenti dell'Arpae, che in una nota parla di "buone nuove per la qualità dell'aria e le polveri in particolare. Con la nuova stagione invernale alle porte i primi riscontri sembrano confermare un anno fino ad oggi favorevole al contenimento degli inquinanti in atmosfera". Secondo l'agenzia ambientale della Regione, "il dato piu' interessante viene dal confronto del numero dei superamenti del limite giornaliero di 50 microgrammi per metrocubo" delle Pm10, che per legge non deve essere maggiore di 35 giorni all'anno. In sintesi, il numero dei superamenti dall'inizio dell'anno a oggi, rispetto allo stesso periodo del 2015, "è circa la metà a Bologna e nelle province occidentali", ovvero Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena, ed è "pari a due terzi nelle province orientali", quindi Ravenna, Ferrara, Forli'-Cesena e Rimini. 

Per quanto riguarda l'ozono, invece, gli sforamenti sono sostanzialmente in linea con l'anno scorso. Le centraline che hanno registrato il maggior numero di superamenti sono quelle del parco Ferrari a Modena (71 giorni), di Castellarano a Reggio Emilia (69), di parco Montecucco a Piacenza e Cittadella a Parma (64 giorni).

Dall'1 gennaio al 10 ottobre 2016, sottolinea quindi Arpae, "nessuna stazione ha superato il limite e solo quattro stazioni hanno raggiunto la quota dei 20 superamenti: Giordani-Farnese a Piacenza; Castellarano a Reggio Emilia; Mirandola e Giardini a Modena. Una parte del merito va alla "situazione meteorologica- ammette Arpae- che nei mesi più critici per le polveri ha visto un gennaio nella media per quanto riguarda i giorni favorevoli all'accumulo degli inquinanti, febbraio sotto la media e marzo superiore alla media nella pianura occidentale e inferiore in quella orientale. Nel 2015 invece, i giorni favorevoli furono nettamente sopra la media". Negli stessi giorni dell'anno scorso, infatti, "tre stazioni avevano già consumato il 'bonus' di 35 giorni e ben 16 centraline avevano accumulato già 20 giorni di superamento, che le avrebbe poi portati al 31 dicembre a superare tutti il limite dei 35 giorni". 

(DIRE)

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Migliora la qualità dell'aria in Emilia, ma Modena resta "maglia nera"

ModenaToday è in caricamento