Via Yugoslavia: lavoratori costretti a difendersi da furti, risse e minacce
Storie di ordinario degrado nell'arteria stradale che percorre la zona nord: sostando con il loro camper all'ingresso dell'area industriale, famiglie di nomadi si distinguono con continui tentativi di furti e intimidazioni a danno di artigiani e imprese
Via Yugoslavia, un'importante arteria stradale nel cuore del polmone industriale della città, da diversi anni è afflitta da un grave problema di degrado dovuto sorpattutto alla presenza di alcuni nomadi che sostano con i loro camper all'ingresso dell’area industriale. "Qui i cittadini si sentono sotto scacco di poche famiglie che, grazie ad un sostanziale clima di impunità, spadroneggiano sul territorio", afferma Stefano Soranna, comitato cittadini Sant'Agnese, nel riportare le lamentele di diversi artigiani e lavoratori.
TESTIMONIANZE - "I racconti dei tanti che da tempo lanciano allarmi per questa situazione intollerabile lasciano senza parole - aggiunge - Ogni giorno, infatti, si ingaggia una nuova battaglia, ogni giorno ci si deve continuamente difendere dai tentati furti e dalle continue minacce di pochi e ben identificati personaggi che fanno il bello e cattivo tempo. In strada è frequente assistere a violente risse fra ubriachi; i bambini entrano ed escono dai negozi e dai magazzini, e cosa ancor più grave, corrono in mezzo alla strada, rischiando di essere investiti da un momento all'altro; tra i rifiuti è comune trovare portafogli svuotati, una volta spuntò perfino una pistola (finta, rivelatasi però una copia perfetta); ma c'è anche una ragazza che fu seguita fino a casa per poi essere rapinata".
INTERROGATIVI - "Nemmeno quando fa sera e le attività economiche chiudono - spiega il rappresentante dei comitati - via Yugoslavia trova pace. La zona a quel punto diventa terra di nessuno ed arrivano le prostitute, peggiorando ulteriormente la situazione. Per di più il fiorente mercato della prostituzione notturna sta mettendo anche stabili radici diurne nella strada dove si segnalano strani andirivieni in alcuni appartamenti". Di fronte a questo degrado sociale e strutturale, ormai endemico, sorge spontaneo un interrogativo: "Perché gli imprenditori e i lavoratori della zona sono lasciati soli a lottare contro pochi, soliti noti che potrebbero essere allontanati senza grossi problemi? Le forze dell'ordine conoscono bene la situazione e cercano come possono di monitorare la zona ed intervenire, ma la questione deve diventare prioritaria per l'amministrazione comunale che per il momento è stata totalmente assente, il presidente della circoscrizione Antonio Carpentieri, per esempio, aveva promesso una migliore illuminazione, ma finora non si è visto nessuno", conclude sconsolato l'esponente dei comitati.