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Cronaca Finale Emilia

Finale Emilia: morto Delfino Covezzi, perseguitato della Malagiustizia

Accusato di violenza sessuale nei confronti di quattro dei suoi cinque figli, è stato al centro di un calvario giudiziario durato 15 anni che ha sempre visto emergere la sua innocenza. Giovanardi, Pdl: "Si vergognino tutti coloro che hanno distrutto una famiglia"

Un attacco di cuore. Questa l'ultima condanna che ha raggiunto Delfino Covezzi, 54 anni, originario di Finale Emilia, al centro di una vicenda giudiziaria andata avanti per anni. il 2 maggio scorso la Corte d'Appello di Bologna lo aveva assolto per la seconda volta, insieme alla moglie Lorena Morselli, dalle accuse di violenza sessuale su quattro dei loro cinque figli. Marito e moglie, originari di Massa Finalese, in primo grado erano stati condannati entrambi a 12 anni nel 2002 dal Tribunale di Modena, ma in Appello erano stati assolti una prima volta nel 2010. La procura generale aveva fatto ricorso in Cassazione ed era stato poi annullato il processo d'appello. La seconda assoluzione è stata per non aver commesso il fatto. In merito al decesso, avvenuto nei giorni scorsi, è intervenuto con veemenza Carlo Giovanardi, senatore Pdl: "Dopo Don Giorgio Govoni la malagiustizia italiana ha condannato a morte anche Delfino Covezzi, alla fine di un calvario durato 15 anni senza che la magistratura sia stata in grado di verificare una innocenza che era lampante sin dall'inizio, come ho avuto modo di spiegare a suo tempo rispondendo ad interpellanze in Parlamento''

I quattro figli, su cui i Covezzi erano stati accusati di violenze, erano stati affidati ai servizi sociali nel 1998. La madre vive con il quinto figlio in Francia. E proprio in Francia, dove si trovava con quello che era rimasto della sua famiglia, Covezzi e' morto stroncato da un malore. Per la stessa vicenda - che ipotizzava abusi su bambini in cimiteri anche con il coinvolgimento di un Vescovo e un nobile - era finito imputato Don Govoni, che mori' per malore il giorno dopo una richiesta di condanna a 16 anni. ''Dove erano in questi anni Csm, Associazione Nazionale Magistrati, amministratori locali e servizi sociali della Bassa modenese - chiede Giovanardi - mentre si consumava il dramma di quattro bambini sottratti ai genitori, che non li hanno mai più visti, mentre il quinto, nato nel frattempo, è stato costretto a vivere da 10 anni esule in Francia assieme alla mamma Lorenza? Si vergognino tutti coloro che per ignavia o malafede hanno distrutto una famiglia, ed una magistratura che trova sempre il tempo per fare politica e non lo ha trovato per Lorenza e i suoi figli, ai quali come sempre va la mia più affettuosa solidarietà''.

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