Al civico 221 di via Nonantolana stanno crollando sotto le ruspe i due fabbricati Acer, ormai in profondo stato di abbandono. Ha infatti preso il via l'annunciata demolizione in carico al Comune di Modena, che sta ancora cercando un accordo con le famiglie residenti nella terza palazzina.

Resta proprio questo il nodo da risolvere, mentre l'Amministrazione si è detta pronta a presentare a breve un progetto di riqualificazione dell'area. Il sindacato inquilini Sunia ha più volte chiesto al Comune di Modena di recuperare quel patrimonio di edilizia residenziale pubblica poiché, anche in città, i cittadini chiedono una casa pubblica. La perdita del posto di lavoro, o il lavoro precario e saltuario, si ripercuote sulla caduta di reddito e quindi sulla difficoltà a sostenere affitti di libero mercato.

“Considerata la lunga lista di attesa di famiglie richiedenti l’alloggio Erp (edilizia residenziale pubblica) - circa un migliaio di famiglie nel solo Comune di Modena, più 700 famiglie che hanno chiesto al Comune un sostegno per l’affitto, a cui si aggiungono gli sfratti che non cessano – il Sunia ritiene indispensabile aumentare il patrimonio di edilizia pubblica. Patrimonio che oggi non raggiunge il 3% degli alloggi in affitto, a fronte di percentuali ben più alte in altri Paesi europei dove si aggira anche intorno al 20%. Pertanto il Sunia auspica quanto prima un incontro con l’Amministrazione comunale di Modena per avere garanzie precise che quell’area rimanga destinata all’edilizia pubblica popolare (Erp)”.

Ma sulla natura del piano urbanistico che l'Amministrazione Muzzarelli vorrà attuare ancora non vi sono certezze. Si tratterà di chiarire se ci saranno i margini economici per un intervento “popolare” di concerto con la Regione o se la strategia sarà quella ormai assodata in interventi edilizi: un nuovo comparto Peep che permetta di incamerare dai privati gli oneri di urbanizzazione.