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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Serramazzoni

Lotta allo spaccio fra i banchi di scuola, denunciati 13 ragazzi

Minorenni e appena maggiorenni coinvolti nell'inchiesta sulla diffusione di marijuana e hashish nelle scuole superiori del Frignano. Tra Pavullo e Serra il fenomeno preoccupa: trenta arresti in tre anni e 200 consumatori segnalati

E' arrivata ad un punto fermo l'indagine dei Carabinieri della Compagnia di Pavullo, che da molti mesi ormai stavano scandagliando gli ambienti studenteschi del Frignano per contrastare il preoccupante fenomeno della diffusione di droga tra gli adolescenti. Spaccio e consumo hanno acquisito negli ultimi anni un volume davvero degno di nota, ben più che un semplice campanello di allarme: basti pensare che dal 2013 ad oggi tra Pavullo e Serramazzoni sono stati arrestate ben 30 persone e segnalati 200 studenti come assuntori di marijuana e hashish.

Proprio queste due sostanze rappresentano le droghe abitualmente consumate dai ragazzi delle superiori. Quello che però più colpisce è il coinvolgimento diretto di ragazzi minorenni o appena maggiorenni nel traffico di sostanze. Gli studenti non si “limitano” infatti a comprare le dosi da qualche pusher che si fa trovare nei luoghi di aggregazione, ma diventano a loro volta “imprenditori di sé stessi”, acquistando quantità significative dai fornitori per poi rivenderle ai coetanei, anche fra i banchi di scuola.

Dopo un arresto avvenuto due settimane fa a Serramazzoni – ai danni di un minore sorpreso con 2 etti di marijuana all'uscita da scuola – gli uomini dell'Arma hanno chiuso una nuova operazione, seguita dalla procura dei Minori di Bologna. Sono 13 i ragazzi denunciati, di cui molti minorenni, e altrettanti quelli segnalati alla Prefettura come consumatori e quindi inseriti nei programmi di sostegno previsti dalla normativa.

A dare avvio alla nuova inchiesta è stato un genitore di uno studente serramazzonese, che è riuscito a capire che il figlio si trovava implicato in qualcosa di poco lecito. A tradire il ragazzo sono stati i messaggi sul cellulare, che finiti sotto gli occhi del padre hanno rivelato trattative per la cessione di dosi di stupefacente. Da qui i militari hanno stretto il cerchio, individuando tutti i giovani coinvolti nel traffico.

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