Blitz dei Carabinieri, sequestrata polvere usata per preparare polpette avvelenate
Dopo una serie di denunce di possessori di cani, i militari dell'Arma sono risaliti ad una donna residente nella zona dell'Abetone che aveva in casa 600 grammi di polvere per preparare la "poltiglia bordolese"
Dovrà comparire davanti al giudice e rispondere dell'accusa di tentata uccisione di animali. Nei guai è finita una donna residente nell'alto Appennino, nei pressi di Abetone, che era finita al centro di un'indagine dei Carabinieri di Pievepelago. I militari, infatti, avevano raccolto nel mese di marzo denunce da parte di proprietari di animali, che si erano imbattuti nei classici "bocconi avvelenati".
Le indagini condotte dall'Arma hanno permesso di individuare una possibile colpevole, che nei giorni scorsi è stata raggiunta da una pattuglia. Durante la perquisizione domiciliare i sospetti si sono concretizzati: la donna conservava infatti 600 grammi di una polvere di colore blu.
Si tratta di una sostanza di libera vendita (solfato di rame) che viene utilizzata in agricoltura per preparare la cosiddetta "poltiglia bordolese". Il preparato è utilizzato come anticrittogamico sugli alberi da frutto, sulla vite o su alcune piante da giardino, ma se ingerita dagli animali può avere effetti tossici molto gravi e pesino letali.