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Cronaca Bellaria / Stradello Nava, 8

Un museo e un teatro nella villa di Pavarotti, ok del Comune

Approvata dal Consiglio Comunale la deroga sulla destinazione d'uso dell'area di stradello Nava, dove Nicoletta Mantovani ha in cantiere la creazione di un museo dedicato a Big Luciano nella sua tenuta dove ora hanno sede ristorante e maneggio

La Casa Rossa, già residenza di Luciano Pavarotti, trasformata in “Casa Museo del Maestro”, mentre la struttura prefabbricata del maneggio della tenuta di stradello Nava a Modena verrebbe convertita in teatro multimediale, con un collegamento pedonale tra i due fabbricati. É questa la proposta, nota da ormai qualche tempo, che Nicoletta Mantovani, vedova Pavarotti, ha avanzato all'Amministrazione Comunale per trasformare una parte della tenuta in un complesso museale-espositivo in deroga alle destinazioni previste dal Piano particolareggiato, che vi individua attività ippiche. 

Una deroga che questo pomeriggio è stata concessa con il voto favorevole del Consiglio Comunale. “La trasformazione della tenuta in complesso espositivo – ha spiegato l'assessore Gabriele Giacobazzi - nasce dal desiderio dei promotori, condiviso dal Comune, di non disperdere l’eredità artistica e umana del Maestro, oggi sviluppata dalla Fondazione Luciano Pavarotti, anche aprendo la Casa a tutti i suoi estimatori e consentendo di narrarne la vita negli aspetti più privati, di illustrare i luoghi dove ha sviluppato la sua passione per la musica, per la pittura, per l’ippica… Insomma, il percorso museale immaginato – ha aggiunto l’assessore – consentirebbe di integrare l’atmosfera della vita quotidiana del Maestro con la possibilità, nel teatro multimediale, di assistere alle registrazioni delle sue interpretazioni. E auspichiamo di integrare quel tipo di attività con altre iniziative da realizzare in città”.

Il provvedimento urbanistico si limita a consentire la deroga e prevede per la fase progettuale, attraverso gli atti autorizzativi necessari, la definizione delle dotazioni urbanistiche richieste dalla nuova destinazione e gli interventi utili sulla viabilità di accesso all’area. Tutto quanto il progetto di realizzazione del museo dedicato al Maestro sarà dunque a carico della Fondazione e sarà realizzato nei tempi e nei modi che questa riterrà opportuni. Si tratta di un piccolo passo, anche se abbastanza incerto, verso un pieno riconoscimento dell'eredità modenese di Big Luciano, che la città ha ancora faticato a riconoscere e mettere a frutto, nel senso più nobile del termine.

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