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Cronaca

Tasse Modena, fino a 120 euro di detrazione per la Tasi

Previsti dieci scaglioni e in più 50 euro a figlio. Con il Consiglio di lunedì 28 aprile aliquota al 3,1. E cala l'Imu sulle seconde case. Boschini: "Equità e meno tasse"

Il Comune di Modena conferma “Tasi zero” per tutti gli immobili su cui si pagherà l’Imu e fissa per l’abitazione principale l’aliquota massima al 3,1 per mille, rispetto al 3,3 possibile, introducendo una serie di detrazioni: da 120 a 10 euro, a scalare, per rendite catastali da 300 a 570 euro (sono previsti dieci scaglioni), oltre a 50 euro per ogni figlio convivente fino a 26 anni. La Tasi si pagherà anche, con aliquota al 2,5, sui beni merce invenduti (gli alloggi costruiti ma non ancora inseriti sul mercato, che sono stati esentati dall’Imu; nel 2013 la pagavano con aliquota al 10,6) e, come previsto, sui fabbricati agricoli a uso produttivo (all’1 per mille rispetto 1,5 della precedente Imu).

Insieme alla riduzione delle aliquote Imu per le seconde case, in particolare per gli affitti concordati e per i comodati, che scendono rispettivamente al 5,2 (era al 7,2) e al 9 (era al 10,2), sono queste le principali novità che verranno introdotte in occasione della variazione di bilancio in discussione lunedì 28 aprile in Consiglio comunale, dopo l’approvazione del bilancio consuntivo. La seduta del Consiglio è in programma alle ore 17 ed è stata convocata in periodo elettorale perché si tratta, come prevede la legge, di deliberazioni urgenti e improrogabili. All’ordine del giorno, infatti, c’è appunto l’approvazione del Rendiconto della gestione 2013; i provvedimenti sulla Iuc, l’Imposta unica comunale che comprende Tasi, Imu e Tari;  la convenzione per l’affidamento della riscossione della Tari, il tributo comunale sui rifiuti; la variazione di bilancio, andando a riapprovare il Documento unico di programmazione 2014-2016.

I contenuti della variazione sono stati illustrati mercoledì 23 aprile alla commissione consiliare dall’assessore al Bilancio Giuseppe Boschini che, rispetto alla Tasi sull’abitazione principale ha sottolineato come, grazie alle detrazioni, “tutti i modenesi pagheranno meno di quanto pagavano di Imu nel 2012 per la propria casa e questo risultato si ottiene senza aumentare la pressione fiscale da parte del Comune perché questa manovra finanziaria, che risponde esclusivamente a ragioni di equità, avviene a parità di gettito rispetto alle previsioni approvate in marzo confermando cioè – ha aggiunto Boschini – che il Comune nel 2014 chiede ai modenesi 6,6 milioni in meno rispetto all’anno precedente. L’obiettivo era appunto alleggerire la pressione fiscale su famiglie e imprese, nei limiti di ciò che compete al Comune, anche per contribuire allo sviluppo del territorio”.

Con i provvedimenti che saranno approvati dal Consiglio comunale, infatti, si confermano anche le riduzioni l’Imu su tutti i beni strumentali delle imprese (“si tratta di circa duemila aziende che, complessivamente, pagheranno un milione e 200 mila euro in meno rispetto al 2013” ha sottolineato Boschini), così come la decisione di non applicare nessun aumento di tariffe e dell’addizionale Irpef. Confermata anche la riduzione dell’aliquota dell’Imu per gli immobili affidati all’Agenzia casa (dal 5 al 4 per mille) già decisa con un emendamento in occasione dell’approvazione del bilancio preventivo.

Per la Tasi, il cui pagamento è previsto entro il 16 giugno per la prima rata (la seconda entro il 16 dicembre), le detrazioni sono organizzate per scaglioni di rendita catastale da 120 a 10 euro: fino a 300 euro di rendita se ne detraggono 120, da 321 a 350 euro di rendita la detrazione è di 100 euro, tra 351 e 380 la detrazione è di 80 euro, tra 381 e 400 la detrazione è di 70 euro, tra 401 e 430 di 60 euro, tra 431 e 460 di 50 euro, tra 461 e 490 di 40 euro, tra 491 e 520 di 30 euro, tra 521 e 550 di 20 euro, tra 551 e 570 di 10 euro.

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