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Cronaca

Difensore Civico Modena, la crisi continua a pesare anche nel 2013

Giuseppe Ferorelli ha illustrato in Consiglio l’attività svolta lo scorso anno: “A rischio la figura del difensore se venisse confermato l’attuale disegno per l’abolizione delle province”

Sono 178 i modenesi che si sono rivolti al difensore civico nel 2013 (182 nel 2012), con un equa ripartizione tra uomini e donne e un andamento mensile abbastanza omogeneo che si è accentuato nei mesi di aprile e maggio. Inoltre, si conferma, in modo pressoché invariato rispetto al 2012, l’alto numero di pratiche relative alle Politiche sociali, abitative e per l’integrazione legate alla crisi: oltre il 20 per cento, come nel 2012, mentre erano poco più del 14 per cento nel 2011.

A presentare la relazione sull’attività svolta nel corso del 2012 in Consiglio comunale, nella seduta di oggi, lunedì 24 febbraio, è stato lo stesso Difensore civico Giuseppe Ferorelli che ha suonato un campanello d’allarme sottolineando: “Negli ultimi tempi si rivolgono al difensore civico non solo chi perde il lavoro o ha chiuso un’azienda, ma anche componenti delle famiglie monoreddito la cui condizione è talmente fragile che qualsiasi evento particolare li mette in profonda crisi”. Il difensore ha confermato “la ‘tenuta’ dei Servizi sociali che hanno risposto adeguatamente alla crescente domanda di aiuto, senza lasciare indietro nessuno”, ma ha anche evidenziato che “dal 2012 la situazione si è ulteriormente appesantita” e ha invitato il Consiglio a “valutare l’opportunità di incrementare gli stanziamenti per i Servizi sociali”.

Ritornando ai numeri, i dati registrano un lieve incremento dei casi relativi a Hera, pari al 15,7 per cento (rispetto al 14,8 del 2012 e al 16,4 del 2011); confermata invece la flessione delle pratiche riferite alla Polizia municipale che scendono al 9,5 per cento) e ad Ambiente e Protezione civile (5,6 per cento). In diminuzione anche quelle relative alla Pianificazione territoriale, Trasporti e mobilità (5,6 per cento contro il 7,1 del 2012), mentre restano sostanzialmente stabili le pratiche riferite a Politiche economiche e tributi (6,7 per cento contro il 6 del 2012); Trasformazione urbana, qualità edilizia e fascia ferroviaria (3,9 per cento, erano il 4,4); Lavori pubblici, servizio tecnico manutentivo e Patrimonio (5 per cento, erano il 4,4); Servizi demografici (2,2 contro il 2,7 per cento dello scorso anno) e Accesso agli atti (3,3 contro il 2,7 per cento del 2012).

Ferorelli ha inoltre sottolineato “la massima e leale collaborazione da parte degli uffici comunali e dei gestori dei servizi pubblici” e “l’alto grado di efficienza dell’Amministrazione”. Ricordando la durata annuale del rinnovo della convenzione del Comune con la Provincia per usufruire della sua attività, ha infine evidenziato l’incertezza relativa alla sua figura, legata alla permanenza delle Province, oggetto del disegno di legge cosiddetto Del Rio approvato dalla Camera dei Deputati lo scorso dicembre: “Se venisse approvato anche dal Senato – ha concluso – la permanenza di questa figura appare incerta”. Infine, ha sollecitato il Consiglio a farsi portavoce nelle sedi adeguate della sollecitazione a lui giunta affinché “venga sistemato e gestito meglio il verde delle due rotonde collocate nei pressi dei due caselli autostradali all’ingresso della città”.

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