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Regione: cresce la raccolta differenziata, calano i rifiuti

Cala la produzione di immondizia in Emilia-Romagna: - 3,5% nel 2011 e - 5% nei primi sei mesi del 2012; cresce la raccolta differenziata. I dati del Report regionale

In Emilia Romagna cresce la raccolta differenziata. Stili di vita più attenti o crisi nei consumi, sta di fatto che la produzione dei rifiuti in Emilia Romagna è calata: - 3,5% nel 2011 e - 5% nei primi sei mesi del 2012. I dati emergono dal Report Rifiuti 2012, realizzato da Regione Emilia-Romagna e Arpa e presentato oggi a Bologna dall’assessore regionale all’ambiente e riqualificazione urbana Sabrina Freda.

Situazione positiva per una regione che continua ad essere uno dei territori che produce più rifiuti (673 kg per abitante contro un una media nazionale di 533 kg), un dato questo che va tuttavia letto considerando la scelta della Regione di “assimilare” ai rifiuti urbani i rifiuti speciali provenienti dalle attività commerciali e dal terziario (circa il 9%).

Naturalmente si stanno prendendo provvedimenti per migliorare ancora di più questi dati già soddisfacenti: “il primo Piano regionale dei rifiuti riserverà particolare attenzione ai Comuni capoluogo, spiega l’Assessore Freda, perché in essi si concentra la quota maggiore di popolazione, ma anche le dinamiche sociali ed economiche più complesse. Le città per noi sono un campo d’azione fondamentale per tutte le politiche ambientali”. E proprio parlando di città e raccolta differenziata Freda ha detto: “occorre che i gestori mettano in atto azioni mirate perché non tutto va bene allo stesso modo ovunque.

Ci aspettiamo che con l’avvio della raccolta porta a porta nel centro di Bologna la raccolta differenziata migliori anche nel comune capoluogo dove oggi è attestata al 35%.”. La Regione, dunque, è attiva e sta lavorando, attraverso un articolato confronto con le Istituzioni, i gestori, le imprese di recupero, le associazioni che operano nel settore, alla definizione del primo Piano regionale per la gestione dei rifiuti che, a regime, dovrà prendere il posto degli attuali nove Piani provinciali. Prevenzione della produzione dei rifiuti, una maggiore sostenibilità complessiva, recupero di materia. Sono tra gli obiettivi principali della Regione per la salvaguardia dell’ambiente e una migliore qualità della vita. Finalità che questi dati più che positivi rendono sempre più concrete per l’Emilia Romagna.

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