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Cronaca Ospedale Universitario / Via del Pozzo, 71

Facoltà di Medicina, si dimette il preside Paolo Nichelli

Il professor Nichelli, neurologo, lascia il suo incarico di Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Unimore, in polemica con l'immobilismo dell'Università. "Manca regolamento e una svolta dopo le inchieste giudiziarie"

Una "situazione di contrapposizione e di blocco decisionale, che non ha uguali in Italia". È l'accusa ai vertici dell'Università di Modena e Reggio Emilia di Paolo Nichelli, preside della scuola di Medicina e Chirurgia, che oggi sbatte la porta e lascia la sua Facoltà senza guida. Nichelli, in sostanza, dice che da un anno e mezzo la sua Facoltà attende un regolamento che recepisca appieno la riforma Gelmini, ma a causa di "un problema politico" e' tutto bloccato, in particolare da "chi ritiene che l'unica sede per decidere tutto debba essere quella dei dipartimenti". Posto che i dipartimenti non sono ancora riusciti a trovare un accordo per orientare "le poche risorse disponibili" verso un avanzamento di carriera dei ricercatori piu' meritevoli, tutto è bloccato, insiste Nichelli, "perchè due dipartimenti hanno proposto la stessa programmazione".

In questa situazione di stallo, il rettore Angelo Andrisano e il Cda dell'ateneo hanno promosso la programmazione di uno solo dei quattro dipartimenti: "Ciò non ha fatto altro che acuire le tensioni, perchè molti hanno fatto notare che le scelte effettuate non rispettavano le esigenze didattiche o le graduatorie di merito", continua nella sua lettera di dimissioni l'ormai ex preside Unimore. A questo punto, per affrontare la crisi di Medicina secondo il diretto interessato, che cita in un paio di passaggi anche l'inchiesta della Procura sulla Cardiologia al Policlinico, bisogna scegliere.

Mentre sullo sfondo restano appunto le vicende di Cardiologia e Oncologia "che, al di la' dalle decisioni della magistratura, hanno segnato un elemento di forte rottura nell'immagine che il Policlinico e la Facolta' di Medicina hanno per la popolazione del nostro territorio", secondo Nichelli è ora di "voltare pagina". Questo anche per "dare il giusto valore all'impegno profuso nell'assistenza sanitaria dalla stragrande maggioranza dei docenti, dei ricercatori e dei dirigenti medici ospedalieri, che nulla hanno da spartire con i comportamenti che sono stati oggetto delle indagini della magistratura".

Ma come svoltare allora? Avviando una "valutazione attenta delle sinergie possibili con l'Azienda Ospedaliero-Universitaria-Policlinico di Modena e con le altre aziende sanitarie". Ma anche riconoscendo che "le responsabilità dirigenziali in ambito sanitario, anche per i docenti, non discendono automaticamente dalle loro capacita' di ricercatore o di docente, ma richiedono verifiche e conferme esterne". Il preside dimissionario adesso si augura che il suo passo indietro determini quello "scatto decisionale che e' assolutamente necessario per superare questa crisi". (DIRE)

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