Sassuolo, disabili: due settimane a Lisbona per cinque utenti Anffas
"Quindici giorni che non dimenticheranno facilmente". Grazie allo sforzo della sede sassolese dell'Anffas, cinque utenti dell'associazione hanno vissuto un viaggio-studio nella capitale del Portogallo
Quindici giorni che non dimenticheranno facilmente. Anzi. Grazie allo sforzo della sede sassolese dell'Anffas di Sassuolo, Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, cinque utenti della associazione hanno potuto compiere a gennaio un viaggio-studio a Lisbona: Barbara, Dario, Luca, Marco e Sonia sono tornati dal Portogallo con nozioni linguistiche e con il ricordo di un'avventura stimolante. "Le due settimane a Lisbona - racconta Francesca Cavedoni, una delle educatrici che hanno accompagnato i ragazzi - ci hanno permesso di vivere un'esperienza certamente molto arricchente sotto diversi punti di vista: quello culturale, innanzitutto, in quanto siamo andati fino là per studiare il portoghese ma abbiamo anche avuto il tempo per lasciarci affascinare dalla varie proposte di questa città, o anche solo passaggiare per le stradine del centro, fermandoci per un caffè e una "pastel" in locali storici. Abbiamo così potuto trovare un riscontro immediato a quanto apprendevamo al mattino a scuola: i ragazzi chiedevano informazioni, ordinavano al bar o al ristorante in assoluta autonomia. Ma è stata un'esperienza arricchente anche e soprattutto dal punto di vista umano, di crescita personale e di gruppo: è stata necessaria una grande capacità di adattamento, uno spiccato spirito di squadra, la voglia di ottenere il massimo da questa avventura nonostante le difficoltà incontrate talvolta, come la stanchezza e la fatica di stare due settimane lontani da casa; tutte capacità che i ragazzi hanno messo in campo sempre con grande entusiasmo, generosità e con il sorriso! Tutto questo ha permesso che due settimane siano state per tutti noi davvero speciali".