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Cronaca Sassuolo / Via Giuseppe Mazzini, 28

Teatro Carani, il Comune di Sassuolo disdice il contratto

Disdetta del contratto con scadenza a Luglio ma volontà di trattare la riapertura. Dopo il crollo del controsoffitto si fa in salita la riapertura del teatro di Sassuolo

Il Comune di Sassuolo ha inviato, nella giornata di oggi, due lettere alla proprietà del Teatro Carani con la quale si comunica la disdetta del contratto d’affitto e, al tempo stesso, si ribadisce la volontà di incontrare la proprietà affinché la città di Sassuolo possa avere nuovamente a disposizione lo storico teatro. 

La ravvicinata scadenza del contratto di affitto, che terminerà a luglio di quest’anno e i tempi di esecuzione dei lavori di ripristino, variabili da un minimo di 60 ad un massimo di 120 giorni, che non consentono la riapertura per la stagione teatrale programmata, unitamente all’entità dell’importo stimato per la realizzazione degli interventi di manutenzione straordinaria urgenti e indispensabili per consentire la conduzione dell'azienda, rendono un atto dovuto ed indispensabile la rescissione anticipata.

“Alla fine di Ottobre, a seguito della caduta di una porzione del controsoffitto in galleria – afferma il Sindaco di Sassuolo Claudio Pistoni – sono intervenuti i Vigili del Fuoco che, nella relazione pervenuta il 25 ottobre, hanno dichiarato il teatro inagibile sino ad una perizia statica ed all’esecuzione delle opere di assicurazione un ripristino. Sempre il 25 ottobre, il Prefetto di Modena, ha inviato un telegramma in cui mi invitava a “immediati provvedimenti interdittivi dell’attività, assumendo ogni altro atto finalizzato alla tutela della pubblica e privata incolumità”; per questo, immediatamente, ho firmato l’ordinanza d’inagibilità del teatro.

“Abbiamo affidato l’incarico di una perizia tecnica allo Studio Fornaciari di Sassuolo che ha stimato in minimo 100.000 , massimo 140.000 euro le spese da sostenere per ripristinare il teatro, con tempi di restauro che variano dai 60 ai 120 giorni. Il contratto d’affitto in essere con la proprietà – prosegue il Sindaco - scadrà a Luglio e, se sistemassimo ora il teatro, termineremmo i lavori proprio nell’imminenza della scadenza spendendo inutilmente denaro pubblico per affittare un locale in cui non si può svolgere una stagione teatrale. Per questo motivo la disdetta del contratto è un atto obbligato e dovuto nei confronti della cittadinanza”.

Contestualmente alla disdetta del contratto, l'Amministrazione ha inviato anche la lettera in cui rinnoviamo alla proprietà l’invito ad un incontro, incontro che era già stato fissato ma che, dopo l’inagibilità, è stato fatto saltare dalla proprietà: da parte dell’Amministrazione comunale, come ribadito in più di un’occasione anche in Consiglio Comunale, c’è la forte volontà affinché il teatro Carani continui a svolgere anche negli anni a venire il proprio ruolo culturale, sociale e ricreativo. “Siamo disposti a trattare a 360 gradi, tanto che nei giorni scorsi ho contattato l’Assessore Regionale alla Cultura Massimo Mezzetti, viste le note difficoltà di bilancio del Comune, per capire se all’interno dei bandi regionali che usciranno già nel 2015 esiste la possibilità di ottenere contributi”, conclude Pistoni.

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