rotate-mobile
Cronaca Caduti in Guerra / Via Università, 4

Docenti sul piede di guerra, manifestazione in Rettorato

Ottomila Docenti Universitari di 65 Università Italiane "invadono" i Rettorati. A Modena una delegazione ricevuta dal Rettore Angelo O. Andrisano

Giovedì 25 giugno 2015, alle ore 12.00, ottomila Docenti Universitari di 65 Università italiane, tra cui una delegazione del corpo docente di Unimore, si è dato appuntamento contemporaneamente presso i vari Rettorati, dove nel caso di Unimore hanno incontrato il Rettore prof. Angelo O. Andrisano, per ottenere dai vertici degli Atenei appoggio alla richiesta di un immediato sblocco degli scatti stipendiali della Docenza Universitaria. 

Gli scatti sono stati di nuovo bloccati a partire dal 1° gennaio di quest’anno, per il quinto anno consecutivo, mentre a tante altre categorie del pubblico impiego (tra gli ultimi i loro Colleghi del CNR) il blocco è stato via via revocato. Ormai i Docenti Universitari sono l’unica categoria per la quale tale blocco permane per il 2015. A parte il danno economico, la Docenza Universitaria considera il perdurare del blocco solo nei suoi riguardi discriminatorio e lesivo della sua dignità, quasi che essa faccia parte della spesa improduttiva che è bene tagliare anche per il 2015.

La richiesta avanzata al Governo è che, come per le altre categorie del pubblico impiego, gli scatti stipendiali vengano sbloccati a partire dal 1° gennaio del 2015.Per evitare equivoci, si ribadisce che la Docenza non pretende nessuna restituzione per il quadriennio 2011-2014, ma chiede che a partire dal 1° gennaio 2015 si possa ritornare a percepire lo stipendio che si sarebbe percepito in assenza del blocco quadriennale. 

Ai Rettori i Docenti è stata consegnata una lettera in cui si chiede loro una azione incisiva e concreta a sostegno delle loro richieste, fino ad arrivare a prospettare al Governo e al Ministro le dimissioni in massa di tutti i Rettori. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Docenti sul piede di guerra, manifestazione in Rettorato

ModenaToday è in caricamento