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Cronaca Ospedale Universitario / Via del Pozzo, 71

Tumore al seno, in funzione al Policlinico l'innovativa tomosintesi 3D

Grazie alla donazione di GA Operations Spa, i medici dell'ospedale modenese potranno utilizzare un'apparecchiatura che offre immagini tridimensionali accurate e permette di scoprire lesioni che sfuggono alla mammografia tradizionale

Dalla prossima settimana sarà attiva al Policlinico la prima tomosintesi mammaria tridimensionale, donata da GA Operations S.p.A (Giorgio Armani). L’apparecchiatura, che sarà a disposizione della rete provinciale per la lotta al tumore al seno, è stata consegnata alla Struttura Complessa di Radiologia del Policlinico di Modena, diretta dal prof. Pietro Torricelli. Si tratta del modello Selenia Dimensions© Avia Tomo Ready della Hologic, uno strumento di ultima generazione che permette una estrema accuratezza diagnostica nello scoprire e localizzare le lesioni mammarie e di evidenziare quelle che possono sfuggire alla mammografia tradizionale bidimensionale, grazie alla combinazione di immagini acquisite a due dimensioni, a tre dimensioni e con tomosintesi tridimensionale multi-strato. 

La tomosintesi verrà utilizzata come diagnostica di secondo livello alla quale si accederà sulla base della valutazione di ogni singolo caso, effettuata dal Radiologo Senologo. «Grazie a questa ulteriore acquisizione tecnologica – commenta il Direttore generale Ivan Trenti – il Policlinico è in grado di offrire alle proprie pazienti e alla rete provinciale un decisivo strumento di diagnosi del tumore al seno, che affianca e potenzia lo Screening di primo livello e le indagini di secondo livello svolte nel nostro ospedale. Siamo quindi grati alla GA Operations per la sensibilità dimostrata verso il nostro Policlinico in un settore strategico, quello della lotta al cancro della mammella».

La Tomosintesi Digitale della mammella (Digital Breast Tomosynthesis, DBT) rappresenta un’ottima soluzione a questo problema. La DBT è una tecnica di imaging tridimensionale che elabora diverse proiezioni bidimensionali, ottenute mediante la rotazione del tubo radiogeno intorno alla mammella in esame, ricostruendo poi immagini volumetriche tridimensionali della mammella stessa. 

«La DBT permette di visualizzare la quasi totalità di quelle lesioni che possono sfuggire alla mammografia tradizionale - conclude il prof. Torricelli – Dal momento però che la DBT si basa su esposizioni multiple, va attentamente valutato il rischio di accrescere la dose di radiazioni, rischio che si può minimizzare effettuando esposizioni a basse dosi, in modo che ogni acquisizione con DBT corrisponda a circa il 5-10% di dose di una singola proiezione mammografica. E’ importante, infatti, ricordare che le radiazioni vanno sempre limitate allo stretto necessario, secondo un criterio di ottimizzazione basato sulla valutazione del rapporto costi-benefici». 

«Un grande Grazie va ai nostri colleghi – commenta Stefano Omer Orsi, Direttore Polo Industriale di Modena - La realizzazione di questo importante progetto, infatti, è stata possibile grazie anche al contributo delle oltre 400 persone di GA Operations Sede di Modena. Conosciamo la sensibilità dei nostri dipendenti verso i progetti benefici, ma la loro risposta ha stupito anche noi». Nelle prossime settimane i radiologi senologi del Policlinico visiteranno lo stabilimento di GA Operations per sensibilizzare sulla prevenzione le dipendenti dell’Azienda e ringraziare della donazione. 

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