Dopo il sisma, la storia di Camposanto ha trovato casa a Modena
Rimarrà ancora 18 mesi presso l'Archivio del Comune di Modena il materiale documentario che racconta la storia di Camposanto. Dopo il sisma del 2012 la storia di questa località è stata mantenuta al sicuro nel capoluogo di provincia
L’Archivio del Comune di Modena continuerà ad ospitare i fondi archivistici del Comune di Camposanto trasferiti in via Cavazza dopo il terremoto del 2012. Trenta metri lineari che raccontano la storia del Comune attraverso carteggi, concorsi, atti del sindaco, materiale elettorale, censimenti, verbali di Polizia municipale, atti anagrafici e documenti tecnici. La Giunta, con il parere favorevole della Soprintendenza Archivistica, ha approvato ieri, martedì 25 agosto, lo schema di protocollo d’intesa tra i Comuni di Modena e Camposanto per il Deposito temporaneo di fondi archivistici presso l'Archivio di Modena valido per i prossimi 18 mesi.
La peculiarità è che lo fanno dall’archivio di un altro Comune, situato a una trentina di chilometri di distanza dai luoghi e dalle persone di cui parlano. È anche questa, sicuramente meno nota rispetto ad altre, una delle testimonianze di solidarietà tra i comuni emiliani dopo il sisma che ha colpito l’Emilia.Il Comune di Modena si offrì di ospitare e riorganizzare il materiale su cui si era abbattuto il terremoto.
Il trasferimento venne effettuato con il coordinamento della Soprintendenza Archivistica della Regione; gli archivisti di Modena hanno poi risistemato tutto il materiale che è ora custodito nei locali sede dell’Archivio comunale del Comune di Modena, conservato in scaffalature adatte e con una regolazione climatica idonea. I documenti saranno anche fruibili al pubblico con accesso assistito da parte del personale del Comune di Camposanto. La delibera è stata presentata dall’assessora al Bilancio e alle Risorse Umane e Strumentali Ludovica Carla Ferrari.